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Ecco un modo sicuro per aiutare una persona cara in difficoltà

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By Photographee.eu | SHUTTERSTOCK

Edifa - pubblicato il 27/01/20

Quante volte ci siamo sentiti impotenti quando i nostri cari ci hanno detto che sono in difficoltà! Cosa possiamo fare per cambiare qualcosa ed aiutarli a sentirsi meglio?

di Rolande Faure

Osservando la Sacra Scrittura rimaniamo colpiti dal divario tra la piccolezza e la semplicità dei mezzi che Dio usa e gli sviluppi concreti del Suo amore. Quando Abramo si intrattiene in una preghiera audace con Yawhé, invocando la possibile presenza prima di 50 e poi di 10 persone giuste nella città di Sodoma, ottiene che Lot sia salvato (Gen 19). Quando Israele inizia il combattimento nella guerra contro gli Amaleciti, Mosè sale in cima alla collina e lì, nel momento in cui alza le mani nel gesto di preghiera, il suo popolo prevale (Es 17). Non possiamo non citare nel Vangelo, i cinque pani e i due pesci che erano una quantità irrisoria a sfamare la folla eppure sufficiente a Gesù per soddisfare le moltitudini che Lo seguivano (Gv 6).

In una delle apparizioni a suor Faustina Gesù chiede la riproduzione di un’immagine, con la scritta “Gesù, confido in Te!” confidandole: “Presento agli uomini un mezzo con cui possono venire ad attingere grazie alla fonte della Misericordia”. Ciò significa che con questa immagine ed attraverso questa semplice invocazione, vediamo come Dio non cessa mai di intervenire nella storia dell’uomo per dargli coraggio, rafforzarlo nel suo cammino, mostrargli la Sua vicinanza, dirgli tutto il Suo amore ed esaudire la sua preghiera. Sceglie uomini e donne umili che confidano in Lui e si accontentano dei mezzi semplici ma efficaci messi a loro disposizione: la preghiera di intercessione, il rosario, una novena, un pellegrinaggio…

Il Signore ascolta gli umili

Quindi, anche se ci sembra poca cosa in confronto ai disastri che ci vengono segnalati ogni giorno, rispondiamo generosamente agli inviti della Chiesa a pregare per il mondo, la pace, l’unità e alle ispirazioni dello Spirito Santo nel segreto del nostro cuore. Rimaniamo fiduciosi, fedeli alla nostra preghiera, imploriamo la grazia che Dio non smette mai di voler riversare sull’umanità, offriamo le difficoltà che stiamo vivendo e stiamo sicuri che Dio ascolterà le nostre richieste “perché il Signore ascolta gli umili, non dimentica i Suoi consacrati” (Salmo 69). “La preghiera e i sacrifici sono armi invincibili”, ha detto santa Teresa. Teniamo ben presenti le parole di Gesù: “Io sono con voi sempre, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Utilizziamo quindi i nostri piccoli mezzi per partecipare attivamente alla venuta del Regno di Dio.

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