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Epifania: il giorno in cui i Magi ci hanno dato le chiavi per una preghiera riuscita

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By Zvonimir Atletic | SHUTTERSTOCK

Edifa - pubblicato il 06/01/20

I re magi hanno portato a Gesù oro, incenso e mirra. Conosciamo il significato di questi doni, ma un po' meno il loro impatto sulla nostra preghiera...

di Fra’ Thierry-Dominique Humbrech

L’oro onora il Re, l’incenso celebra il Dio, la mirra annuncia la Sua morte. Questi doni portati a Gesù dai Magi simboleggiano le fondamenta di ogni preghiera.

La preghiera è oro regale

La preghiera, sia liturgica che personale della lode e della gloria, celebra gli splendori di questo Dio che è il nostro Re e diventa “dossologia” (come alla fine del canto di un salmo con l’invocazione “Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo). La preghiera ci invita a prenderci cura di Dio piuttosto che di noi stessi sapendo che non appena ci prendiamo cura di Lui, Lui che non smette mai di prendersi cura di noi, ci sentiamo meglio.

La preghiera è incenso

L’incenso è una resina che bruciando si leva verso il cielo. La nostra preghiera diventa, nella supplica serale, come il fumo e se ne và, dritta e profumata in Cielo. Sì, la preghiera è ‘fumo’: è un’attività gratuita e a volte improduttiva, ma serve ad amare e perciò è indispensabile.

Smettiamola di credere che il tempo dedicato alla preghiera è sottratto alla cura del prossimo! Nessuno può passare tutto il giorno a donarsi al prossimo, nemmeno un consacrato particolarmente attivo potrebbe farlo; al contrario pregando di più, si guadagna del tempo prezioso, togliendolo al ripiegamento su noi stessi, alla vita superficiale e alla pesantezza del nostro essere che sarebbe altrimenti insostenibile.

La preghiera è mirra

La preghiera non è una distrazione, un’occupazione innocente, un’attività che non impegna. Chiunque s’inoltra nella preghiera è come se morisse: è la morte dell’uomo vecchio, di se stesso e di tutto ciò che non permette a Dio di essere al primo posto nella nostra vita. La preghiera non si accontenta di meditare sulla Passione di Cristo, ma ci porta a viverla in noi stessi.

Che tipo di preghiera offrire a Dio?

A seconda della giornata, si offrirà l’oro, l’incenso o la mirra, ma anche un po’ di tutti e tre i doni. I Magi sono la rappresentazione dell’anima cristiana che adora il Bambino Gesù : l’adorazione cristiana non è un semplice dovere o l’abitudine al culto della nostra tradizione religiosa, ma ci segna con la Croce di Cristo. Questo spiega la fretta dei Magi venuti ad adorare e spiega anche il fine di tutti gli Erode del mondo, a cui a volte anche noi assomigliamo e da cui invece, come i Magi, dobbiamo fuggire passando per una strada diversa da quella da cui siamo venuti.

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