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Perché andare a Messa se non faccio la Comunione?

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Pascal Deloche / Godong

Valdemar De Vaux - pubblicato il 15/02/23

L'Eucaristia è in primo luogo il sacrificio di Cristo, che offre il Suo Corpo e il Suo Sangue. Parteciparvi senza fare la Comunione può essere quindi discutibile. Questo ci fa ricordare che accogliere Gesù non è una questione naturale, e richiede una preparazione del cuore

La Messa a distanza è ora meno “di moda”, e le persone sono tornate in chiesa. Per chi può farlo. Gli altri possono ancora seguire la Messa attraverso la televisione, ovviamente senza fare la Comunione. Ma non sono soli: a ogni Messa, ci sono fedeli che al momento della Comunione si presentano al sacerdote per ricevere non l’Ostia, ma una benedizione. Qual è l’obiettivo di andare a Messa se non si fa la Comunione?

In primo luogo, esistono varie ragioni per non comunicarsi. Un cattolico, in coscienza, può sentire di trovarsi in uno stato di peccato mortale – una mancanza grave fatta in modo consapevole e volontario –, e in questo caso deve confessarsi, correndo altrimenti il rischio di aggiungere un male all’altro. Può anche essere che una persona che vuole essere benedetta non si trovi in una situazione personale che manifesta comunione con la Chiesa, ad esempio a causa di un’apostasia o del concubinato. Un’altra potrebbe aver fatto una forma di digiuno per rafforzare il proprio desiderio di ricevere Gesù, o magari si è già comunicata durante la giornata.

Tutti uniti al capo che è Cristo

Queste situazioni mostrano chiaramente che la comunione con il corpo di Cristo è la fonte di una comunione che dev’essere quella di ogni cristiano con Dio e di tutti i cristiani insieme. Oltre al corpo carnale che viene consumato, il corpo di Cristo è la Chiesa. Partecipare alla Messa, anche se non ci si comunica, è quindi un atto significativo, visto che si tratta di tentare di vivere come membra unite al capo che è Cristo.

Più concretamente, la persona che va a Messa raccoglie molti altri frutti, oltre alla grazia propria del fatto di comunicarsi. Si riconosce come peccatrice e accoglie la misericordia del Padre. Canta la Sua gloria e ascolta la Sua parola. Ascoltando il Vangelo, riceve una parola che la conforta o la aiuta a discernere sulla sua vita. Nella preghiera di tutto il popolo riunito, ogni membro è anche sostenuto nella sua fede. Dall’amicizia della comunità, può trarre la forza per lottare e la garanzia di essere aiutata.

Fare un passo indietro

Accostarsi al Corpo di Cristo senza riceverlo è una testimonanza per tutti gli altri, a cominciare da coloro – e accade a tutti noi – che arrivano alla Comunione senza la consapevolezza viva, per via dell’abitudine, dello straordinario dono del Signore.

Non fare la Comunione può poi permetterci di fare un passo indietro, e al di sopra di tutto di far crescere in noi il desiderio di vivere per amore di Cristo, che ci permette di amare noi stessi e gli altri, e quindi di amare Dio. E se la grazia agisce nell’Ostia consacrata, passa anche per tutto il resto che compone l’Eucaristia. Ci permette di comunicare spiritualmente, ovvero di unire il nostro cuore all’offerta della vita di Gesù, donandogli la nostra stessa vita. E questa comunione che fanno tante persone malate o isolate è naturalmente di grande beneficio per l’anima e per i nostri fratelli.

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