Quella di Lea Mininno è una storia che ha dell’incredibile: affetta da un grave deficit cognitivo, conseguenza di un’infezione cerebrale neonatale contratta in ospedale che le impedisce di leggere e scrivere, è riuscita ad incidere e pubblicare in occasione dello scorso Natale una canzone che si intitola "Esisto".
Lea è nata a Foggia il 21 aprile 1986 e vive con il papà architetto e la mamma, ex insegnante e puericultrice, che ha lasciato il lavoro per dedicarsi completamente alla figlia quando si sono manifestati i primi disturbi.
Al riguardo i familiari raccontano:
Solo con il passare degli anni la causa del deficit cognitivo è stata ricondotta dai medici all’infezione da Klebsiella contratta in ospedale al momento della nascita, insieme ad altri due bambini, venuti al mondo nello stesso giorno. Dalle prime convulsioni si passò all’evidenza di lesioni cerebrali con un grave ritardo diagnosticato come deficit cognitivo.
Lea fin da piccola ha evidenziato una straordinaria attrazione per la musica: i suoi cantanti preferiti sono da sempre Battisti, Dalla, Mannoia, Concato, ma non disdegna l’ascolto di alcuni grandi artisti internazionali.
In uno dei concorsi canori a cui ha partecipato è stata notata dal cantautore Ilario de Angelis che ha preso l’iniziativa di scrivere per lei la canzone "Esisto", in cui Lea racconta poeticamente le sue difficoltà ma esprimendo anche gioia e speranza.
In questo progetto si sono coinvolti l’arrangiatore e produttore artistico Edgardo Caputo e il chitarrista Riccardo Rubino, che hanno fornito all’artista pugliese sia il supporto tecnico che emotivo per realizzare questo progetto.
Caputo sottolinea:
Ho costruito la produzione del brano e scelto le sonorità di "Esisto" intorno alla voce particolarmente morbida e piena di dolcezza di Lea. Le atmosfere sono intime e delicate ma ho voluto aggiungere anche sfumature più energiche perché il testo in fondo racconta di un grido appassionato e carico di speranza.
Queste alcune battute del brano:
Si lo so che non riesco a parlarti mai, le parole hanno un senso dentro di me. Che vivo e canto, questa storia suona di una grande solitudine (…) Coloro tutti i giorni per nascondere la malinconia (…) Se ti perdi dentro gli occhi miei nel mio mondo io ti porterò, e vedrai quello che sento io che a raccontarlo non ci crederai.
L’opportunità offerta a Lea segue quella del conterraneo Simone Maghernino, il 22enne autistico che grazie allo stesso De Angelis ha pubblicato il suo singolo "Ali in tasca". Il cantautore pugliese vede tali esperienze come music therapy, ed al riguardo afferma:
queste note possono aiutare a superare ogni barriera.
Le avventure artistiche di Lea e Simone che ci auguriamo proseguano con successo offrono loro l’opportunità di cogliere quelle soddisfazioni in grado di dare soddisfazione e pienezza alla vita.
A chi gli sta intorno, e a vario titolo li ama, spetta il compito di individuare e supportare – come hanno fatto i genitori di Lea - le risorse presenti nelle persone disabili, che adeguatamente investite danno maggiori possibilità di intessere relazioni sociali, e realizzare così la più ampia inclusione.