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Quali sono gli ingredienti dell’amore vero? Ecco una ricetta infallibile!

Fingers on a piano heart drawing

PrinceofLove | Shutterstock

Catholic Link - pubblicato il 10/02/23

di Gary Siuffi e Isabela Cañas

Abbiamo fatto tutti l’esperienza di sognare il nostro futuro. Chi non ha speranze quando inizia una carriera professionale? Chi non si è emozionato pensando al viaggio dei suoi sogni, o pensando alla propria vita accanto a qualcun altro? Portiamo dentro di noi moltissimi desideri che ci sono stati dati da Dio e che ci muovono dal profondo del nostro essere.

Quando inseriamo tutto questo nel campo amoroso, possiamo avere molte percezioni dell’amore – come dovrebbe essere il nostro rapporto di coppia, o anche come dovrebbero amarci i nostri cari.

L’immaginazione prende il volo, e spesso ci costa capire quello che accade davvero nel nostro cuore.

L’amore vero, un campo sconosciuto?

Nella storia della nostra fede, spesso viviamo l’esperienza di ascoltare da vicino l’amore di Dio. O, meglio ancora, che Dio è amore!

Sperimentiamo la lettura di vari passi in cui si mostra l’infinita bontà, l’amore e la tenerezza con cui il Signore trattava le persone. Pensiamo all’incontro di Gesù risorto con Maria Maddalena, a Gesù che cura il paralitico o che lava i piedi dei discepoli nell’Ultima Cena.

Tanti santi hanno scritto riflessioni sull’amore, ma poi torniamo tutti alla nostra realtà e ci troviamo davanti alla realtà delle cose: ci costa amare.

L’amore ci introduce in una dinamica che ci chiede di considerare che esiste un altro di cui spesso dovremo occuparci. Ricordate quando da piccoli ci dicevano di pensare agli altri?

Se vogliamo davvero chiamarlo amore, quest’ultimo richiede non solo di guardare gli altri, ma anche di toccare la loro realtà e il loro cuore.

Amare sempre

Il vero amore è qualcosa che desideriamo da sempre, e ogni volta abbiamo provato a viverlo, anche se magari sbagliamo nel modo di farlo. L’arte di imparare ad amare è un compito che tocca il più profondo del nostro essere.

Nel mondo attuale, l’amore si basa molto sull’aspetto passionale, sulle sensazioni. Sembrerebbe anche al giorno d’oggi l’amore sia un concetto molto ampio, perché si vuole vedere tutto come amore, ma poco o niente in modo profondo. Diventa sempre più difficile vedere l’essenza dell’amore.

Molti anni fa ho sentito dire che la teologia si imparava in ginocchio, ovvero trattando con il Signore Gesù nella preghiera. Allo stesso modo, credo che l’amore si impari trattando il Signore e gli altri nella concretezza e nella semplicità di ogni giorno.

Essere persone implica una dinamica relazionale con l’altro, che è simile a me e merita il mio amore, la mia carità e il mio affetto. E l’amore implica sempre un impegno, mi porta a uscire da me stesso.

Oggi il mondo non vuole sapere niente di processi, di impegni affettivi, di famiglie grandi e numerose, perché si sa che un amore di questo tipo richiede un impegno personale che implicherà il fatto di donare il nostro tempo e di metterci a disposizione degli altri, e questo ci spaventa.

Un amore che supera ciò che è personale

L’amore passa senz’altro per rinunce personali, ma non rinunciamo all’essenziale, ma alla comodità di essere centrati su noi stessi per imparare a vivere in chiave di donazione: “Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà” (Mt 16, 25).

Il fatto è che se l’amore non tocca il centro del mio cuore, se non diventa la motivazione principale delle mie azioni e delle mie decisioni, si trasformerà a poco a poco in un sentimentalismo carente di significato che svuoterà di senso il fine stesso dell’amore.

Diceva al riguardo San Giovanni Paolo II:



“L’uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l’amore, se non s’incontra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente”.

Il vero amore è dono e compito

Come abbiamo detto all’inizio, Doi è amore, e ci ha lasciato il Suo Spirito Santo, che viene effuso su di noi il giorno del nostro Battesimo e in quello della nostra Confermazione. Poi, quando amiamo, siamo capaci di amare con un amore mosso da questo stesso Spirito, quando Lo lasciamo agire.

Accogliamo l’amore di Dio come un dono della Sua grazia e allo stesso tempo riceviamo il compito di amare: “Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri” (Gv 13, 34).

Per questo, imparare a ricevere da Dio un amore come Dono ci impegna dandoci un compito, e significa riflettere questo amore agli altri.

Gli autori Gary e Isabela hanno un progetto, Volver a lo esencial, in cui trattano altri temi sull’amore umano.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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