«Spettacoli di enorme successo, come il Festival di Sanremo, largheggiano nell’offrire stili di vita squallidi e spettacoli che scivolano spesso anche nel volgare»: non usa mezzi termini il vescovo emerito di Ventimiglia-Sanremo, monsignor Alberto Maria Careggio, nello stroncare il festival della canzone italiana, in corso nella cittadina appartenente alla sua diocesi, in un’intervista al settimanale Maria con te in edicola da giovedì 9 febbraio.
Prima serata discutibile tra Ferragni e Blanco
L’intervista è stata realizzata prima della serata inaugurale del festival di Sanremo - che ha avuto un record di ascolti raggiungendo il 62% di share - contraddistinta dal nude look di Chiara Ferragni e la distruzione dei fiori del cantante del Blanco in diretta tv (l'episodio che più ha fatto discutere dopo la blasfemia di Achille Lauro nelle edizioni passate).
“Abbiamo bisogno dell’aiuto di Maria”
In un mondo che sembra allontanarsi sempre più dalla fede, anche nella cultura popolare, nella musica o nei media, «più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto di Maria», incalza il vescovo, riferendosi oltre che al festival di Sanremo, anche alla situazione drammatica dell’Ucraina.
Giovanni Paolo II: criteri etici nella vita pubblica
«L’umanità intera ha un grande bisogno della protezione della Madonna. E Lei non la rifiuta a nessuno». Monsignor Careggio ricorda infine le profetiche parole di san Giovanni Paolo II, quando, in occasione del 50° anniversario dell’inizio della Seconda guerra mondiale disse che «la vita pubblica non può prescindere dai criteri etici. Quando si sfilaccia il tessuto morale di una nazione, tutto è da temere».