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Come avere fiducia in se stessi senza dimenticarsi di Dio

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Shutterstock - Vetlugin Evgeny Aleksandrovich

Guillermo Dellamary - pubblicato il 03/02/23

È importante confidare in se stessi, in modo adulto e con basi sicure. Dio gioca in questo un ruolo di spicco

Molte persone vogliono raggiungere le proprie mete senza avere fiducia in se stessi. Ce l’hanno in Dio e in alcuni familiari o amici, ma non in sé.

In questo articolo vedremo quanto sia importante confidare in se stessi, per applicare poi tutto questo con successo alla vita quotidiana.

Avere fiducia è confidare in ciò in cui si crede e che ci si propone di fare. È dare testimonianza di quello che si è certi che esista, o che sia ciò che è.

I notai danno fede di ciò che corroborano e confermano. Ad esempio, del fatto che si sia di fronte a una copia autentica dell’originale o che si tratti di una scrittura autentica, o ancora di un accordo realizzato.

Una persona religiosa testimonia con le sue azioni quello in cui crede, ovvero ha fede in quello che dice e fa. E ne dà un esempio.

Ci sono congruenza, coerenza e continuità. Per questo sono persone caratterizzate da determinazione e fermezza.

È uno degli ingredienti fondamentali per avviare un’impresa, per iniziare un viaggio o una famiglia. Si deve contare sulla certezza di quello che si concretizzerà, soprattutto quando ci sono ostacoli o difficoltà. C’è un aroma virtuoso del fatto che le forze della vita congiurano a nostro favore.

Ora ci chiediamo il contrario: come si può intraprendere un’attività o un progetto se non si ha fiducia in se stessi?

È lasciare spazio emotivo al dubbio, all’incertezza e alla paura. Tutti elementi negativi che non aiuteranno a lottare per ciò che si vuole, perché non si crede in se stessi.

Sicuramente non è sempre facile, bisogna lavorarci su ed essere costanti. Quando si ha una fiducia ben riposta potranno apparire anche molti problemi, ma si è convinti che si troveranno le soluzioni adeguate e si riuscirà a raggiungere l’obiettivo.

Si arriva a confidare nel fatto che Dio ci accompagni, che l’ottimismo e i venti a favore ci condurranno a destinazione.

È prendere coscienza che pensando positivo e credendo in noi stessi i nostri alleati sono molti di più rispetto a chi ci ostacola.

Con fiducia si ottiene di più. Significa confidare nel fatto, ad esempio, che si uscirà bene dalla sala operatoria e che ci si riprenderà.

Che fare per aumentare la fiducia in se stessi?

In primo luogo si tratta di non avere paura, di vincere ogni tipo di fantasia che faccia spaventare all’idea delle cose negative che si possono verificare.

Per questo, la fede si riafferma con la convinzione che la Provvidenza vegli sulla nostra causa, sui nostri progetti, sulla nostra salute – insomma, sul benessere nostro e della nostra famiglia.

È essere sicuri che la volontà di Dio è al di sopra dei nostri progetti. Qualunque cosa accada, le cose si faranno per il nostro bene, anche se in certi momenti non lo capiamo.

È essere tranquilli vivendo il momento perché sappiamo di essere nelle Sue mani.

Avere fede in se stessi è credere in sé e nelle proprie capacità, nei propri sforzi, nell’impegno per mettere tutto ciò che si può per ottenere quello che si vuole.

Come qualsiasi destrezza sportiva o artistica, bisogna praticarla con costanza. Bisogna dire a se stessi che si può, che si raggiungeranno le proprie mete perché è qualcosa di positivo per sé, e che se non lo fosse è meglio non averlo.

Credere in se stessi implica anche il fatto di conoscersi, di valorizzare le proprie risorse e capacità, quella che oggi viene definita una buona autostima. L’apprezzamento realistico per chi si è, senza svalutarsi o parlare male di sé.

Fondamentalmente, si tratta di non lasciare spazio al pessimismo e alle idee che ci possano portare a credere che non realizzeremo i nostri obiettivi.

La motivazione più forte

Non aspettatevi che gli altri vi motivino o vi applaudano. La motivazione più forte ed efficace deve venire dalla vostra voce interiore, prodotto di quel dialogo interno che ci accompagna in ogni momento.

Alla fin fine, Dio regola tutto ciò che ci accade, nel bene e nel male.

Dobbiamo avere fiducia totale nella Sua volontà, perché nella nostra vita non accade nulla che Dio non voglia, che non permetta, anche se siamo padroni delle nostre azioni. Per questo, molti santi hanno rivelato che nella nostra vita nulla succede per caso, Dio interviene in tutto.

Il profeta Isaia ci ricorda che il Signore ha formato la luce e ha creato le tenebre, dà la pace e crea la miseria. È il Signore a fare tutto.

A Mosè Dio ha rivelato che Egli dà la vita e la morte, che ferisce o guarisce.

Sant’Agostino ci regala una riflessione degna di meditazione:

“Tutto quello che accade qui sotto contro la nostra volontà (anche da parte di altre persone) non ci accade se non per volontà di Dio”.

Dobbiamo avere fiducia in Lui e in noi stessi, perché quello che accade ce lo invia per un buon motivo.

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