Nel cristianesimo (e nell’islam), Sant’Anna è nota come la madre della Vergine Maria, e quindi la nonna di Gesù. In realtà si sa molto poco di lei. Tanto per cominciare, lei e suo marito, San Gioacchino, non vengono menzionati nei Vangeli. La loro storia è raccontata in un documento noto come Vangelo di Giacomo, uno dei tanti Vangeli apocrifi.
Il Vangelo di Giacomo non va letto per la sua accuratezza a livello di fatti (è pieno di passi fantastici e semi-mitici), e non è considerato Parola ispirata di Dio, motivo per il quale non è incluso nella Bibbia. Visto che questo testo è il primo a menzionare Anna e Gioacchino come i genitori di Maria, si ritiene che abbia avviato la tradizione di onorare la coppia che ha allevato Maria in modo da rendere possibile l’Incarnazione. In breve, se i nomi e gli eventi raccontati nel Vangelo di Giacomo su Sant’Anna e San Gioacchino siano storici o no è alla fin fine irrilevante.
Sant’Anna è ovviamente la patrona delle nonne. È anche la santa patrona delle donne nubili, delle casalinghe, delle donne in travaglio, delle persone senza figli, di chi va a cavallo, di merlettaie, minatori, poveri, sarte e, secondo alcune fonti, delle persone che cambiano casa.
La storia che ha dato vita a quest’ultimo fatto, poco noto, presenta alcune variazioni in base alla persona a cui si chiedono le sue origini.
La Santa Casa di Loreto
La Santa Casa di Loreto consiste in tre mura di pietra, salvaguardate all’interno di una basilica rinascimentale. Si crede che Maria sia cresciuta in questa casa e che l’Annunciazione abbia avuto lugo qui. Ma la casa di Maria non dovrebbe essere in Galilea?
A Nazaret c’è una basilica, la Basilica dell’Annunciazione, costruita su una grotta dove secondo la tradizione Maria crebbe e ricevette la visita dell’arcangelo Gabriele. È la più grande chiesa del Medio Oriente. I resti di quattro chiese precedenti al suo interno (una basilica-sinagoga del III secolo, una basilica bizantina del V secolo, una chiesa dell’epoca delle Crociate del XII e un’altra costruita dai Francescani nel XVIII) testimoniano l’antica convinzione relativa al fatto che quello fosse il luogo in cui si trovava la casa di Maria e luogo dell’Annunciazione.
Per molti secoli, la tradizione ha sostenuto che gli angeli abbiano portato miracolosamente la Santa Casa da Nazaret a Loreto. Nella basilica ci sono molte rappresentazioni di angeli che volano sul mare con la casa. Non sorprende, quindi, che Sant’Anna sia la patrona dei traslochi.
La ricerca moderna suggerisce che la Santa Casa, come molte reliquie della Terra Santa, possa essere stata trasportata in Italia via nave. Agli inizi del Novecento, un archivista papale ha scoperto un registro che riportava l’elenco degli oggetti portati in Italia dalla Terra Santa durante le Crociate, e ha scoperto che un mercante greco il cui cognome era Angelos aveva pagato i crociati per portare la casa in Italia. Il suo nome potrebbe aver portato alla tradizione per cui erano stati gli angeli a portare la casa, mattone dopo mattone, nel nostro Paese.
Ad ogni modo, se avete un trasloco in vista, sapete che potete contare sull’aiuto di Sant’Anna!