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Come lavorare sulla propria autostima nel 2023: un test

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Shutterstock - InesBazdar

Sheila Morataya - pubblicato il 31/01/23

Il modo in cui ci valutiamo non coincide sempre con l'immagine che diamo o con il nostro “io” reale, ma è decisivo per la salute mentale

“Ho bisogno di valorizzarmi di più”. Ora che vanno di moda le magliette con delle frasi sopra, la maggior parte di noi potrebbe usare questa.

Dopo più di trent’anni di esperienza nel campo dell’autostima, iniziata con lezioni di immagine personale e autostima, continuo a verificare che l’idea che abbiamo di noi stessi è in genere fragile. Lo era quando non esisteva Internet (appartengo a quell’epoca) e lo è ancor di più oggi.

Le fotografie di donne e uomini con volti, capelli, corpi e muscoli perfetti, soprattutto su Instagram, feriscono chiunque. È per questo che molti dei miei pazienti, uomini e donne, decidono a un certo punto della loro vita di chiudere i propri account sulle reti sociali. “Sminuisce molto la mia autostima”, dicono.

Quanto amiamo noi stessi?

Un’autostima sana e piena di vigore è la chiave per una buona salute mentale.

Influisce sulle nostre decisioni più importanti e dà forma al tipo di vita che ci si crea.

Ma come sapere quanto ci si ama?

Da quando ho avuto l’esperienza di formare aspiranti modelle e reginette di bellezza, uso il test di Rosenberg, che è stato ed è tuttora una delle forme di meditazione dell’autostima più utilizzate.

Questo test consiste in dieci domande a cui si deve rispondere con un “Sì” o un “No”. L’importante è che la prima risposta che ci viene in mente sia quella reale.

Quanto si può essere sinceri con se stessi?

1 Sento di essere una persona degna. Almeno quanto gli altri

2 Sono convinto di avere delle qualità

3 Sono capace di fare le cose bene come la maggior parte della gente

4 Ho un atteggiamento positivo nei confronti di me stesso

5 Sento di non avere molto di cui essere orgoglioso

6 In generale sono soddisfatto di me stesso

7 In generale, tendo a pensare di essere un fallito

8 Vorrei provare più rispetto per me stesso

9 Ci sono volte in cui penso davvero di essere inutile

10 Spesso penso di non essere una brava persona

Trarre le proprie conclusioni

Dalla frase 1 alla 5, considerate un + 1 per le affermazioni e un – 1 per le negazioni. Dalle frasi 6 alla 10 , annotate un – 1 per ogni “Sì” e un + 1 per ogni “No”. Sommate il totale. Meno di 0 punti significa una tendenza a un’autostima debole, sempre più ferita man mano che si avvicina a – 10. Più punti positivi di ottengono, più è sana l’idea che si ha di se stessi.

Quando la Sacra Scrittura ci dice “Ama il tuo prossimo come te stesso”, dà per scontato che l’amore nei confronti di se stessi sia un fatto indiscutibile, naturale e universale. Purtroppo, però, non è così.

La maggior parte delle persone non si ama, o non sa amarsi bene. Identificate quali sono i nemici della vostra autostima e lavorateci su.

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