Aleteia logoAleteia logoAleteia
mercoledì 24 Aprile |
Aleteia logo
Storie
separateurCreated with Sketch.

Giovani eroi cristiani: così la Rosa Bianca mise in difficoltà i nazisti

Questo articolo è riservato ai membri di Aleteia Plus
SOPHIE SCHOLL, CHRISTOPHER PROBST

Fair Use

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 25/01/23

La Rosa Bianca fu un gruppo di studenti universitari, operativo a Monaco di Baviera. La loro storia, un esempio nel "Giorno della memoria"

La “Rosa Bianca” (die Weiße Rose) fu un gruppo di studenti universitari, operativo a Monaco di Baviera, che si oppose al regime nazista con pericolose azioni clandestine di controinformazione. Ne parla il libro “La Rosa Bianca” (Edizioni San Paolo 2023), a cura di Paolo Ghezzi. 

Gli arresti 

Nel giugno 1942 i fratelli Hans e Sophie Scholl e i loro amici diffusero un primo volantino che incitava alla resistenza in nome della libertà, della giustizia e della pace in Europa.

Ne seguirono altri cinque, fino a quando, tra il 18 e il 22 febbraio 1943, gli Scholl e Christoph Probst furono arrestati e condannati alla ghigliottina. La Gestapo riuscì a prendere anche gli altri del gruppo (Willi Graf, Kurt Huber, Alexander Schmorell), che subirono la stessa sorte. Gli studenti avevano tra i 21 e i 25 anni.

SOPHIE SCHOLL
Gli studenti del gruppo anti nazista erano operativi in Baviera.

Modelli cristiani a cui si ispiravano

Erano tutti di religione cristiana, sia protestanti sia cattolici, e un ortodosso (Schmorell). Essi rigettavano la violenza della Germania nazista di Adolf Hitler e credevano in un’Europa federale che aderisse ai principi cristiani di tolleranza e giustizia. Citando estensivamente la Bibbia, Sant’Agostino, San Francesco e si ispiravano alla teologia del sacerdote cattolico Romano Guardini.

Scritto con stile avvincente e tensione narrativa, il libro alterna al racconto della vicenda la ricostruzione del profilo biografico dei protagonisti, le loro ragioni spirituali e politiche, il loro “itinerario sovversivo”.

Il merito della “Rosa Bianca”

La Rosa Bianca ha meritato attenzione sopratutto per due motivi, si legge nella presentazione del libro. In primo luogo vi incontriamo dei cristiani che in quel periodo si sono comportati diversamente dalla maggioranza di coloro che appartenevano alle Chiese. I volantini della Rosa Bianca non hanno lasciato alcun margine di dubbio sul carattere criminale del sistema nazista nel suo insieme e hanno stigmatizzato, accanto al soggiogamento del popolo tedesco, anche lo sterminio degli ebrei e dei polacchi organizzato dallo Stato. Alcuni cristiani hanno dato la loro vita, per il diritto e la libertà di tutti, non solo dei cristiani. 

HANS-SOPHIE-SCHOLL-043_dpa_5410713.jpg
Hans e Sophie Scholl, membri de “La Rosa Blanca.

A 15 anni alternativi alla propaganda di Hitler

L’altra peculiarità di questo gruppo è che non vi troviamo politici esperti, leader sindacali, militari o diplomatici, ma giovani che “in nome della gioventù tedesca”, hanno levato alta la loro voce; persone che nel 1933 avevano appena 15 anni o anche meno, e che hanno saputo formarsi un proprio giudizio politico e morale in una auto affermazione spirituale, nonostante la dominante seduzione propagandistica.  

Clicca qui per acquistare “La Rosa Bianca”.

Il resto dell'articolo è riservato ai membri di Aleteia Plus

Sei già membro? Per favore, fai login qui

Gratis! - Senza alcun impegno
Puoi cancellarti in qualsiasi momento

Scopri tutti i vantaggi

Aucun engagement : vous pouvez résilier à tout moment

1.

Accesso illimitato a tutti i nuovi contenuti di Aleteia Plus

2.

Accesso esclusivo per pubblicare commenti

3.

Pubblicità limitata

4.

Accesso esclusivo alla nostra prestigiosa rassegna stampa internazionale

5.

Accedi al servizio "Lettera dal Vaticano"

6.

Accesso alla nostra rete di centinaia di monasteri che pregheranno per le tue intenzioni

Sostieni i media che promuovono i valori cristiani
Sostieni i media che promuovono i valori cristiani

Tags:
hitlernazismoolocausto
Top 10
See More