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Apprezzi il bene quando è fatto da qualcuno che non stimi?

zamyślona kobieta w biurze stoi przed oknem i patrzy przed siebie

fizkes | Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 22/01/23

Bisogna sempre essere capaci di valorizzare il bene anche quando quel bene lo dice chi detestiamo.

Vangelo di lunedì 23 gennaio

Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni». Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito immondo». (Marco 3,22-30)

Tra i tanti tentativi che i nemici di Gesù mettono in atto per paralizzare la Sua missione ce n’è uno che sovente possiamo riconoscere anche nelle nostre vite e nelle nostre dinamiche relazionali: demonizzare l’avversario.

Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».

Trasformare l’altro nel demonio significa fornire di questa persona solo ed esclusivamente una chiave di lettura distorta che deve far perdere completamente stima e credibilità davanti agli occhi di tutti.

Questo non è sbagliato solo quando viene usato contro Gesù, ma è sbagliato sempre. Dovremmo interrogarci se anche noi estremizziamo le questioni fino a demonizzare chi consideriamo nemico.

Il Vangelo, ad esempio, non ha nessuna soggezione a mettere persino in bocca ai diversi demoni che incontrano Gesù delle bellissime professioni di fede.

Quelle parole, seppur pronunciate dal demonio, restano vere perché Gesù è veramente il “Figlio di Dio” così come loro affermano.

Bisogna sempre essere capaci di valorizzare il bene anche quando quel bene lo dice chi detestiamo. Ecco perché Gesù gli dimostra che il male ha strategia migliori delle calunnie che questa gente gli rivolge:

Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi.

Ma tutti sanno che solo apparentemente le calunnie hanno una logica, quando invece vengono portate alla loro vera radice vengono smascherate.

Anche questo è un criterio da applicare nella nostra vita: mai limitarci al sentito dire, dovremmo usare più la testa e avere sempre il coraggio di andare a fondo delle questioni altrimenti saremo sempre in balia delle masse.

Gesù alla fine della Sua vita fu messo a morte perchè l’irrazionalità della massa gridò

“Crocifiggilo!”.

Non siamo immuni nemmeno noi da questo rischio oggi. 

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