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Santa Ludmilla di Boemia, la santa assassinata per ordine della nuora

SAINT LUDMILA

Shutterstock | NadyaRa

Sandra Ferrer - pubblicato il 12/01/23

Moglie, madre e nonna di re, Santa Ludmilla di Boemia è una delle donne più amate nella storia della Repubblica Ceca. Venerata sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa, dopo la sua conversione al cristianesimo arrivò a dare la vita per la sua fede

Le origini di Santa Ludmilla risalgono al 860, nella città boema di Mělník. Era figlia di un principe slavo che per interessi strategici la fece sposare con Bořivoj I, primo duca di Boemia. Pur trattandosi di un matrimonio di convenienza, il rapporto finì per essere un’unione solida da cui nacquero tre figli e tre figlie. Ludmilla e il marito ricevettero il Battesimo dopo aver ascoltato la Parola di Dio da San Metodio.

Ludmilla e Bořivoj non solo abbracciarono il cristianesimo a livello personale, ma dopo essere stati battezzati lavorarono instancabilmente per diffondere il cristianesimo tra i loro sudditi.

Questo provocò loro non pochi problemi con una parte della nobiltà contraria alla fede promossa dai sovrani. Dopo un anno di esilio e senza mai cedere, tornarono nelle proprie terre e portarono avanti la loro opera evangelizzatrice.

SAINT LUDMILA

Verso l’anno 888, alla morte del marito, Ludmilla si ritirò temporaneamente dal governo, mentre regnava suo figlio Spytihnev I. Questi morì due anni dopo aver assunto il trono, e gli successe il fratello Bratislao I di Boemia. Nel frattempo, Ludmilla si era dedicata all’educazione del figlio di Bratislao e della moglie Drahomira.

Colui che sarebbe diventato il futuro re e santo Venceslao I di Boemia ricevette grande affetto dalla nonna, che non solo lo educò per diventare un grande re, ma gli insegnò ad amare Cristo e a seguirne i dettami. Quando aveva 14 anni, il padre di Venceslao morì, e il ragazzo assunse il trono di Boemia.

Il nuovo sovrano continuò ad avere accanto l’amata nonna, che funse da reggente e da consulente del nipote, cosa che non risultò gradita a Drahomira, che non vedeva di buon occhio il fatto che fosse Ludmilla e non lei a sostenere il figlio. La leggenda dice che Drahomira non accettò mai di buon grano che il figlio abbracciasse la fede cattolica, e men che meno che fosse stata sua suocera a condurlo lungo quella via, lontano dal paganesimo che lei praticava.

Gelosie, conflitti di fede e lotta per il potere portarono a una rivalità mortale tra suocera e nuora. Sabato 15 o domenica 16 settembre del 921, Ludmilla si trovava a Tetín, vicino Praga, dove venne raggiunta da alcuni uomini che per ordine di Drahomira la strangolarono con uno scialle bianco.

Il piano di Drahomira per liberarsi di Ludmilla, che all’epoca aveva 61 anni, non riuscì a cancellare la suocera dalla memoria e dal cuore dei sudditi. Il popolo non dimenticò la sua bontà e tutti gli atti di carità che aveva realizzato a favore dei più bisognosi, che accorrevano da lei in cerca di aiuto e consolazione spirituale.

SAINT LUDMILA

Ludmilla venne sepolta nella chiesa di San Michele di Tetín, che presto divenne un luogo di pellegrinaggio. Chi si prostrava davanti alla sua tomba assicurava che esalava dolci aromi, e che di notte si potevano vedere delle luci intorno.

Anni dopo, suo nipote Venceslao fece trasferire i suoi resti nella basilica di San Giorgio, nell’imponente recinto del Castello di Praga, dove continua ad accorrere chi non vuole dimenticare la storia di Santa Ludmilla, martire e prima santa della Repubblica Ceca.

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