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Come veniva amministrato il Battesimo nella Chiesa delle origini?

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Philip Kosloski - pubblicato il 10/01/23

Breve guida al rito battesimale dei primi cristiani

Prima di ascendere al Cielo, Gesù ha ordinato ai discepoli: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28, 19).

Nei primi secoli della Chiesa, a questo riguardo si seguiva l’esempio di Gesù. Questi era stato battezzato nel fiume Giordano da San Giovanni Battista, e quindi i cristiani preferivano essere battezzati in luoghi in cui c’era dell’acqua che scorreva.

La Didachè, un trattato cristiano anonimo risalente agli anni tra il 65 e l’80, offre istruzioni specifiche sul luogo in cui doveva avere luogo il Battesimo:

“Riguardo al battesimo, battezzate così: avendo in precedenza esposto tutti questi precetti, battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in acqua viva. Se non hai acqua viva, battezza in altra acqua; se non puoi nella fredda, battezza nella calda. Se poi ti mancano entrambe, versa sul capo tre volte l’acqua in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E prima del battesimo digiunino il battezzante, il battezzando e, se possono, alcuni altri. Prescriverai però che il battezzando digiuni sin da uno o due giorni prima”.

Queste istruzioni spiegano che il Battesimo poteva essere amministrato attraverso l’immersione totale in un fiume o in altra “acqua viva” o versando semplicemente tre volte l’acqua sulla testa. Entrambe le forme erano valide, e venivano usate in base alla situazione. Il digiuno era una parte fondamentale della preparazione al Battesimo, e includeva sia il “battezzante”, ad esempio il sacerdote o il diacono, che il “battezzando”.

Un antico testo del III secolo chiamato Tradizione Apostolica, comunemente attribuito a Ippolito di Roma, spiega come il rito del Battesimo fosse circondato da molte altre cerimonie. Ecco una breve guida alle parti principali del Battesimo nella Chiesa delle origini:

Esorcismo

Il Battesimo era (ed è ancora nella Chiesa cattolica) preceduto da vari “esorcismi”, in cui il sacerdote o il vescovo recitava preghiere sul catecumeno che stava per essere battezzato, liberandolo da qualsiasi attaccamento al peccato.

Veglia di tutta la notte

Secondo la Tradizione Apostolica, “trascorreranno tutta quella notte in veglia, ascoltando letture e indicazioni”. Il Battesimo era un cambiamento di vita decisivo per i primi convertiti, e la Chiesa voleva assicurarsi che fossero ben preparati.

Professione di fede e rinuncia al peccato

Prima che venisse amministrato il Battesimo, i catecumeni dovevano professare la propria fede davanti al sacerdote/vescovo e rinunciare al loro stile di vita precedente. LaCatholic Encyclopediaspiega come venissero praticate questa rinuncia e la professione:

“Il catecumeno, in piedi con il volto rivolto a Ovest, che simboleggiava la dimora dell’oscurità, e tendendo la mano, o a volte sputando in segno di sfida e aborrimento del diavolo, era solito eseguire questo abiura. Dopo di questo, era anche consuetudine che il candidato al Battesimo facesse una promessa esplicita di obbedienza a Cristo. Dai Greci era chiamata syntassesthai Christo, donarsi al controllo di Cristo. San Giustino Martire testimonia che il Battesimo veniva amministrato solo da coloro che, insieme alla loro professione di fede, compivano la promessa o il voto di vivere in conformità con il codice cristiano… Durante questa dichiarazione di attaccamento a Gesù Cristo, la persona da battezzare si rivolgeva verso l’Oriente come verso la regione della luce”.

Unzione con l’olio

Coloro che dovevano essere battezzati venivano unti con l’olio prima e dopo il Battesimo. Il primo olio era un “olio di esorcismo”, il secondo, dopo il Battesimo, simboleggiava l’unzione nella triplice missione di “sacerdote, profeta e re”. La formula attuale per l’unzione dei neobattezzati spiega questo simbolismo, augurando che come Cristo è stato unto sacerdote, profeta e re, il battezzato possa vivere sempre come membro del Suo corpo, condividendo la vita eterna.

Tirar via il vecchio per indossare il nuovo

La Tradizione Apostolica spiega come coloro che dovevano essere battezzati dovessero “togliere gli abiti” ed entrare nell’acqua “nudi”. Gli studiosi dibattono sul fatto che ci fosse davvero nudità e se ci si riferisse semplicemente agli abiti esterni o a tutti. In ogni caso, è rappresentata spiritualmente una “morte” al vecchio io e un fermo allontanamento dal peccato. Era un promemoria fisico del fatto che dovevano rinascere nel Battesimo come persone nuove e dovevano abbandonare i vecchi modi, eliminando gli abiti precedenti per “indossare” la vita nuova in Cristo.

Subito dopo il Battesimo, il neobattezzato indossava una veste bianca, che rappresentava la pulizia dell’anima dal peccato e la purezza dell’anima, rinata nel fonte battesimale.

Il rito attuale del Battesimo nella Chiesa cattolica illustra questo simbolismo:

“Sei diventato nuova creatura e ti sei rivestito di Cristo. Questa veste bianca sia segno della tua nuova dignità: aiutato dalle parole e dall’esempio dei tuoi cari, portala senza macchia per la vita eterna”.

La Chiesa cattolica ha mantenuto fedelmente in molti modi le prime pratiche del Battesimo, come si vede più pienamente nel rito di iniziazione cristiana per adulti.

Il Battesimo è un sacramento splendido, che segna l’anima di un cristiano per tutta l’eternità.

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