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Gesù non è un guru che vende buoni sentimenti: è il nostro Salvatore

wierzący mężczyzna modli się trzymając w ręku krucyfiks

Oleg Golovnev | Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 02/01/23

Troppo spesso nel cristianesimo abbiamo abbassato la portata salvifica di Gesù trasformandolo in un semplice uomo saggio che regala perle di saggezza per “vivere bene”.

Vangelo di martedì 3 gennaio

Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele». Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio». (Giovanni 1,29-34)

Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!».

Il Vangelo di oggi ci ricorda una verità che troppo spesso dimentichiamo. Gesù non è venuto nel mondo per dispensare carezze e sorrisi. La sua vocazione, il suo destino è liberarci dal peccato.

Se Gesù non ci libera dal peccato, e dalle conseguenze del peccato, cioè la morte, non ci serve a un bel nulla. Troppo spesso nel cristianesimo abbiamo abbassato la portata salvifica di Gesù trasformandolo in un semplice uomo saggio che regala perle di saggezza per “vivere bene”.

Gesù non è un guru che vende buoni sentimenti, ma Colui che può liberarci. Ma anche a questo proposito forse è utile dire in che cosa consiste questa redenzione.

Essere liberati dal peccato non significa che automaticamente noi non pecchiamo più, ma significa che non siamo più costretti a peccare.

Gesù ci dona la libertà necessaria per poterci contrapporre al male, per non scendere a compromessi con lui a causa della nostra debolezza, delle nostre ferite, dei nostri limiti.

E compie ciò attraverso lo Spirito, cioè attraverso un esperienza di Amore talmente tanto indelebile da cambiarci radicalmente. Infatti i veri liberi sono solo quelli che si sentono amati.

Chi non si sente amato sperimenta di non essere libero fino in fondo. Gesù è venuto a donarci un Amore talmente tanto indelebile da permetterci una libertà radicale. Dice Giovanni:

L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.

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