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Il Signore ci ispira sempre la cosa giusta da fare

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Max kegfire | Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 29/12/22

Dio ci ispira sempre la cosa giusta, il vero problema è saperla discernere in mezzo alle tante altre voci che ci abitano.

Vangelo di venerdì 30 dicembre

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». 
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». (Mt 2,13-15.19-23)

Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino».

È ancora una soffiata dal cielo che rivela a Giuseppe cosa fare. Il Signore ci ispira sempre la cosa giusta, il vero problema è saperla discernere in mezzo alle tante altre voci che ci abitano.

La cosa però che colpisce di più di questo racconto è la paura di Giuseppe:

Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi.

È rasserenante sapere che un uomo di grande fede come Giuseppe ha anche delle umanissime paure, come molti di noi. Queste paure lo condizionano come capita spesso un po’ a tutti.

Ma Dio non si scandalizza di questo, anzi lo aiuta a discernere nella sua paura cosa può fare in alternativa:

Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

È bello sapere che persino le nostre paure concorrono a compiere la nostra storia di salvezza. Alcune possiamo scrollarcene di dosso usando un po’ la ragione e tirando fuori un po’ di coraggio.

Altre invece sono strutturate dentro di noi e ci faranno compagnia per il resto della nostra vita. Non deve però preoccuparci questo: Dio sa parlare anche alle nostre paure e sa indicare una strada anche ad esse. 

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