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Nascere a Betlemme 2.000 anni dopo Gesù

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© Ordre de Malte France / Facebook

Cécile Séveirac - pubblicato il 21/12/22

A pochi passi dalla grotta in cui è nato Cristo, a Betlemme, l'Ospedale della Sacra Famiglia dell'Ordine di Malta offre un'assistenza eccellente a mamme e bambini palestinesi, e si prepara ad accogliere il neonato numero 100.000

A Betlemme, la città in cui è nato Gesù, l’Ospedale della Sacra Famiglia aspetta a Natale la nascita numero 100.000. 

Situato a 800 metri dalla Grotta della Natività, il reparto Maternità dell’ospedale è diventato un punto di riferimento per le donne incinte, che vi trovano un’offerta di assistenza all’avanguardia e accessibile ai più poveri.

Sono vari i bambini che nascono ogni giorno in questa struttura cattolica, amministrata dall’Ordine di Malta della Francia dal 1990.

Nel 2019, il 68% delle donne del distretto di Betlemme ha partorito qui. Per le famiglie dei villaggi nei dintorni di Betlemme, che a volte vivono in condizioni drammatiche per la mancanza di acqua ed elettricità, i medici dell’ospedale si spostano grazie alla loro clinica mobile, offrendo così un’assistenza diretta in loco.

Accesso squilibrato all’assistenza medica in Palestina

Betlemme è capoluogo di un distretto di 225.020 abitanti della Cisgiordania. Si trova a una decina di chilometri da Gerusalemme, e affronta molte difficoltà: esplosione demografica, tasso di disoccupazione esponenziale, estrema povertà e forte insicurezza.

Questa instabilità è specifica dei territori occupati e della Striscia di Gaza, e impedisce che molte donne possano partorire in buone condizioni. Per questo, la mortalità infantile è elevata, e la pandemia di Covid-19 non ha aiutato a migliorare la situazione, ha reso noto Michèle Burke Bowe, ambasciatrice dell’Ordine di Malta in Palestina, a Vatican News.

Il numero dei bambini prematuri è raddoppiato per via di condizioni di vita particolarmente sfavorevoli, e anche i medici sono sempre più scarsi.

La Maternità della Sacra Famiglia è quindi molto spesso l’unico modo per far sì che queste donne abbiano accesso a un’assistenza di alta qualità e possano partorire serenamente.

Il primo obiettivo dell’ospedale è offrire assistenza medica senza distinzione di origine, religione, cultura o condizioni sociali. In ogni stanza c’è un crocifisso, alla parete della sala operatoria c’è l’icona della Sacra Famiglia, in cortile una statua della Madonna. Il 52% dell’équipe medica è cristiana, ma i pazienti sono a maggioranza musulmani.

2.000 anni dopo l’arrivo del Principe della Pace, nascere a Betlemme è ancora complicato, ma questo rafforza più che mai la missione del reparto Maternità dell’Ospedale della Sacra Famiglia.

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