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Cyberbullismo: come riconoscerlo, cosa fare?

Cyberbullismo

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Umberto Macchi - pubblicato il 14/12/22

Se ne parla meno, ma il cyberbullismo è ancora presente e bisogna combatterlo

Il cyberbullismo è una forma di prepotenza virtuale attuata attraverso Internet e le tecnologie digitali: è la manifestazione in rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo.
Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima: una forma di prevaricazione e di oppressione reiterata nel tempo, ai danni di una persona percepita come più debole. Si tratta di un fenomeno che interessa ragazzi e bambini di ogni età e genere, essendo in parte legato a bisogni della crescita espressi in modo problematico, come la paura di essere esclusi o la ricerca dell’ammirazione degli altri. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico.

Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il cyberbullismo, dunque, definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni a un coetaneo incapace di difendersi. Il cyberbullismo ha un pubblico potenzialmente enorme e questo può spingerlo a colpire in modo ancora più aggressivo e violento, con conseguenze gravi e persistenti come nel bullismo tradizionale.

Come accorgerti se i tuoi figli sono vittime di cyberbullismo?

Da una recente ricerca, emerge che il 35% dei ragazzi intervistati è stato vittima di cyberbullismo, ma solo 1 su 2 ha avvisato i genitori. Quando i ragazzi non ne parlano direttamente, per accorgersene lo strumento più importante è il rapporto che hai costruito con loro, la comunicazione, il dialogo che avete instaurato.
Tuttavia, proprio per il tipo di violenza che subiscono, la confusione che provano, il senso di colpa e di impotenza, spesso le vittime si chiudono in se stesse e pensano di doverne uscire da sole. Si ritrovano così in un circolo vizioso da cui è sempre più difficile uscire. Allora è fondamentale l’osservazione e alcuni modi di comportarsi più di altri potrebbero aiutarti a capire se c’è qualcosa che non va:

  • Cambiano improvvisamente il comportamento con gli amici, a scuola, o in altri luoghi dove
    socializzano.
  • Sono restii a frequentare luoghi o eventi che coinvolgono altre persone.
  • Evitano l’uso di computer, telefonini e altre tecnologie per comunicare con gli altri.
  • Sono particolarmente stressati ogni volta che si riceve un messaggio o una notifica.
  • Mostrano scarsa autostima, depressione, disturbi alimentari o del sonno.

    Consigli per prevenire di cadere vittima di cyberbulli

    Comunica con i tuoi figli

    Fai loro sentire che possono chiederti consiglio. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sarà più difficile che si confrontino con te. Se vieni a sapere che tuo figlio è preso di mira, chiedigli cosa puoi fare per lui/lei e capite come agire. Spesso hanno paura che il genitore reagisca in modo eccessivo, rendendo la sua situazione peggiore. Per capire come sta, esci dai tuoi panni e mettiti nei suoi, chiedendo aiuto se non sai come gestire la situazione.

    Riportali al mondo reale

    Fai in modo che Internet e smartphone non si sostituiscano alla vita “reale”. Tanto più si
    identificano in quello che condividono su internet, tanto più possono essere feriti da chi li andrà ad attaccare.

    Insegna loro l’empatia

    Permetti loro di fare esperienze in cui comprendano “il punto di vista dell’altro”, in modo che anche online possano mettere sempre in atto comportamenti rispettosi delle opinioni altrui.

    Informali sulla privacy

    Non dovrebbero pubblicare mai dati personali né troppe informazioni, foto, video su di sé perché i cyberbulli potrebbero utilizzare questo materiale per offendere, ricattare, screditare o diffamare. A seconda dell’età, assicurati personalmente che le impostazioni di privacy siano corrette.

    Responsabilizzali

    Condividi un sistema di valori basato sull’ascolto e sul rispetto dell’altro, contro la violenza e l’omertà. Il cyberbullismo approfitta di un pubblico che a volte è spaventato e incapace di prendere posizione. Se provocati online, consiglia loro di non reagire allo stesso livello: se si viene provocati da un cyberbullo, è importante non reagire allo stesso livello. Spiegagli che è importante conservare le tracce di ciò che accade online: occorre che tengano sempre traccia dei messaggi e delle provocazioni ricevute, poiché possono costituire una prova del reato e sono perseguibili dalla legge.

    Sei in difficoltà? Ecco a chi rivolgerti:

    • Dirigente scolastico della scuola frequentata da tuo figlio;
    • Polizia postale;
    • Help line di Telefono Azzurro.

    Tags:
    cyberbullismogenitori e figlisocial media
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