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Anche chi crede preferisce proteggere le sue convinzioni?

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don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 11/12/22

Tutti in fondo al cuore sappiamo che le parole del Vangelo possono cambiare la nostra vita, ma pochi di noi sono disposti a lasciarsi mettere in discussione in maniera così radicale. 

Vangelo di lunedì’12 dicembre

Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: “dal Cielo”, ci risponderà: “perché dunque non gli avete creduto?”; se diciamo “dagli uomini”, abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». (Matteo 21,23-27)

Contravvenendo a tutte le regole del galateo, nel Vangelo di oggi Gesù risponde a una domanda con un’altra domanda:

i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».

Gesù attraverso questa contro-domanda smaschera l’ipocrisia dei suoi interlocutori.

Infatti chi non ha la lealtà di accogliere il messaggio di Giovanni Battista, che in fondo annunciava una verità basata sul buon uso del cuore, come può accogliere il messaggio di Gesù che non si limita a dire “siate buoni”, ma chiede la radicalità dell’amore persino ai nemici?

Sembra che il Vangelo di oggi ci suggerisca che bisogna prima fare spazio al buon senso (Giovanni Battista) e poi si può anche accogliere la radicalità del Vangelo (Gesù). Ma chi fa difficoltà a usare il buon senso come può comprendere la logica nuova di Gesù? E come mai facciamo difficoltà ad accettare il messaggio di Giovanni?

Perché come gli interlocutori del Vangelo di oggi forse anche noi preferiamo ragionare proteggendo le nostre convinzioni e difendendoci da tutto ciò che ci costringe a guardare le cose nella loro verità.

Tutti in fondo al cuore sapevano che Giovanni diceva cose vere, eppure chissà quanti avranno gioito quando Erode lo ha ucciso.

Allo stesso modo tutti in fondo al cuore sappiamo che le parole del Vangelo possono cambiare la nostra vita, ma pochi di noi sono disposti a lasciarsi mettere in discussione in maniera così radicale. 

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