La Chiesa ha riconosciuto le apparizioni della Madonna avvenute al santuario di Jaddico al brindisino Teodoro D’Amici. È questa la grande novità annunciata attraverso un comunicato stampa dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.
I decreti del vescovo
Nella giornata dedicata all’Immacolata Concezione, l’arcivescovo monsignor Domenico Caliandro promulgherà infatti un decreto riconoscendo i fenomeni accaduti proprio a Jaddico a cavallo tra il 1962 e il 1963.
Il culto di Jaddico
La nascita e la storia del santuario risalgono appunto a quegli anni, periodo in cui il vigile urbano Teodoro D’Amici afferma di aver ricevuto delle manifestazioni della Madonna grazie alle quali riesce a riportare alla luce, proprio all’interno delle campagne della zona, un affresco dipinto sul muro di una casa diroccata raffigurante la Vergine Maria con Gesù Bambino tra le braccia.
Dove si trova
Il santuario di “Jaddico” è dedicato alla Madonna come “Maria Madre della Chiesa”. E’ il primo Santuario al mondo ad esserle dedicato con questo titolo dal 1965. Costruito appena sotto a quella che sarebbe diventata la super strada, su una parallela minore eppure visibile da sopra, si trova la Chiesa, con all’esterno una fonte d’acqua.
La storia delle apparizioni della Madonna
Nella notte tra l’11 e il 12 Agosto 1962, un vigile urbano di Brindisi, Teodoro D’Amici, fa un sogno: sente una voce femminile dolcissima che lo invita a raggiungere un luogo, in campagna, dove c’è un muro fatiscente ma sul quale è ancora visibile un affresco della Madonna col bambino. La voce gli dice: “Portami ceri e fiori”.“A che ora?” – risponde lui – “A mezzanotte”.
Il rudere si illumina
La notte tra il 14 e il 15 Agosto, giorno dell’Assunta, Teodoro si reca nel luogo indicato. I sogni continuano e il devoto vigile torna al rudere, insieme alla moglie, la notte del 20 Agosto. Qui, mentre pone i fiori nel vaso, il rudere si illumina di una luce intensa che rende brillante l’affresco. Teodoro cade in ginocchio e pronuncia queste parole: “Dimmi quello che vuoi Madonna mia, e mi farò servo tuo, per accontentarti”.
Il 27 e il 31 agosto
Lo strano fenomeno si ripete ancora la notte del 27 agosto e del 31. In queste notti non si illumina solo il dipinto ma l’intera campagna circostante. Nel frattempo la voce si è sparsa e molte persone assistono al fenomeno della luce. Il 6 settembre Teodoro sogna di andare a trovare la Madonna, che sembra aspettarlo in una piccola strada di spine. Gli dice: “Figlio mio, ho tanto freddo, coprimi”. Teodoro intuisce in quelle parole la volontà di costruirle intorno una casa, un Santuario.
7 settembre 1962: la prima apparizione
La notte del 7 Settembre, è la notte che sancisce l’avvenimento più importante. Mentre Teodoro è in preghiera con altri familiari ed amici, sente come dei rumori provenire dalle spalle del muro affrescato. Fa il giro. In quel momento a Jaddico avviene la prima apparizione della Madonna. Teodoro è in piena coscienza; la Madonna è in carne ed ossa. L’intensità dell’incontro é cosí forte che Teodoro quasi sviene.
Il sogno della Chiesa
Il 17 Ottobre fa un altro sogno: vede degli operai che stanno gettando le fondamenta della Chiesa ma del cemento gli va nell’occhio, che inizia a bruciare. Allora la Madonna gli dice: “Va da quella parte dove c’è l’acqua mia, lavati, e tutto passerà”. Questo sogno viene confermato il 5 Novembre, dopo che il muro si illumina di nuovo per una durata di circa 5 minuti; mentre Teodoro è in ginocchio, sente la Madonna pronunciare queste parole: “Ciò che tu vedi gli altri non potranno vedere. Cerca l’acqua mia e la troverai”. Il 21 Novembre, dopo giorni di ricerca, vengono alla luce quattro polle d’acqua, è acqua sorgiva.
L’ultimo appuntamento visibile con la Madonna
Da quel giorno, senza sosta, i fedeli portano malati a quell’acqua e diverse sono state le guarigioni e i miracoli. Utilizzando tutti i suoi risparmi, contraendo debiti e chiedendo donazioni che generose arrivano dalla gente, Teodoro fa sí che i lavori continuino senza sosta. Il 27 Maggio 1963 è la data dell’ultima apparizione della Madonna a Jaddico, con l’ultima illuminazione.
“Ecco la Madonna”
Sono presenti piú di 70 persone. Nel silenzio e nella preghiera si alza un grido: “Ecco la Madonna!” Ad averla vista stavolta però non era stato Teodoro, ma una ragazza sordomuta, che piangendo indica il quadro (Aleteia, 6 settembre 2021).
Un vigile urbano
A custodire il Santuario giorno e notte sono i Padri Carmelitani scalzi. La Madonna scelse di apparire ad un vigile urbano. Non a dei bambini, non a dei consacrati. Ma ad un uomo che nella semplicità della sua vita provava a vivere da cristiano vero. La Madonna di Jaddico è la Madonna della porta accanto, della contrada sconosciuta, della campagna che circonda i nostri paesi, della strada.
Perché intitolarla a Maria Madre della Chiesa?
Nel 1965, dopo le necessarie verifiche effettuate da monsignor Nicola Margiotta (l’arcivescovo brindisino dell’epoca) circa il carattere sincero della devozione popolare nascente, l’edificio appena sorto viene intitolato a Santa Maria Madre della Chiesa. Un nome che rimanda agli eventi ecclesiali di quegli anni (durante il Concilio Vaticano II appena concluso, il papa Paolo VI aveva invocato la Vergine proprio con questo appellativo).
Un riconoscimento “lento”
Nonostante la bellezza del posto, le conversioni avvenute, i pellegrinaggi, i sentiti ed emozionanti percorsi di fede e il riconoscimento da parte dei vescovi brindisini sulla valenza spirituale del luogo, l’approvazione ecclesiale sulle affermazioni di Teodoro D’Amici non arriva e nulla viene espresso in maniera definitiva rispetto al fenomeno che dà le origini al santuario.
La decisione di monsignor Caliandro
È monsignor Domenico Caliandro, supportato da tre teologi censori, a decidere di chiarire definitivamente la vicenda e la natura delle apparizioni. Da lì, a stretto giro, arriva la conferma: quanto accaduto a Jaddico è da ritenere vero e soprannaturale. «I fedeli di Brindisi possono riconoscere ora a tutti gli effetti di essere stati visitati dalla Beata Vergine Maria», si legge nel comunicato stampa diramato dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.
Il Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa è sempre stato riconosciuto da tutti i cristiani e dai fedeli (brindisini e non, dal momento che resta frequentato da persone provenienti anche da altre province) come un luogo importante e con un profondo e radicato significato spirituale, ma adesso con tutta probabilità lo sarà ancora di più (Quotidiano di Puglia, 8 dicembre) .