Aleteia logoAleteia logoAleteia
martedì 23 Aprile |
Aleteia logo
Stile di vita
separateurCreated with Sketch.

Come continuare a credere in Dio quando il matrimonio affonda?

psychologist in office with patient

ESB Professional / Shutterstock

Orfa Astorga - pubblicato il 09/12/22

Un fallimento matrimoniale può comportare anche una profonda crisi spirituale quando sembra che “le preghiere non hanno funzionato”

“Mio marito, padre dei miei due bambini, mi ha detto che non mi ama più, e lo dimostra. Ho pregato molto e ho cercato in tutti i modi di cambiare la situazione. È stato tutto inutile, e minaccia di andarmene se insisto a reclamare contro il suo atteggiamento”, mi diceva in un incontro una giovane signora dall’aspetto trasandato ed emaciato.

“Il suo disamore mi fa così male che inizio a perdere la fede in Dio”, ha proseguito, “ed è per questo che chiedo il suo aiuto”.

“Comprendo il suo stato d’animo, perché una situazione di questo tipo fa male all’anima. Può essere però una crisi che in lei genererà nuova vita e un riscatto della fede”, le ho risposto con la convinzione della mia esperienza clinica.

Siamo libertà

“Nuova vita?”

“Sì, dentro di noi abbiamo uno spazio di libertà che niente e nessuno può strapparci, per cui potranno farci male molte cose, ma nessuna di queste riuscirà ad abbatterci. Non è che abbiamo libertà – siamo libertà”.

“Libertà? Quando mi sento prigioniera di tanta frustrazione e risentimento!”

“È per questo che le suggerisco un primo proposito: purificare il suo cuore, liberandolo dalla sua chiusura nella tristezza e tornando a ringraziare per tante cose che la vita le offre ancora. E il modo migliore di ringraziare per il dono della vita è usarla al meglio, rifiutando tristezza e disperazione.

In questo modo, recupererà la libertà di credere, di sperare e di amare il Dio della sua fede, per poi agire a livello di molte cose a cui forse finora non aveva pensato.

Significa che essere liberi è anche accettare con un nuovo e profondo senso quello che non si sarebbe scelto”.

Accettare con speranza

“Parlo di scegliere con un’accettazione attiva, ovvero dando loro un senso di speranza con il quale, in mezzo alle prove, possiamo raggiungere la pace ed essere felici qui sulla Terra.

Un atteggiamento contrario sarebbe una rassegnazione passiva, che finisce inevitabilmente nella ribellione o nella disperazione”.

“Ha ragione, solo che il fatto di non sentirmi amata mi intimidisce”.

Superare convinzioni che limitano

“Per questo, un secondo proposito: imparare a superare convinzioni che limitano, come ‘Non riuscirò a cambiare’, ‘Non ne uscirò mai’, ‘Non sono capace’, ‘È il destino’…, che influiscono sulla sua realtà personale, impedendole di costruire il suo futuro.

Poi, a poco a poco, recupererà valori e mete, applicando il detto ‘Vai lontano quanto arriva la tua vista, perché da lì potrai vedere ancora più lontano’. Forse all’inizio costerà mantenersi attiva, occupata, produttiva e con la testa alta, ma deve riuscirci.

In questo modo, cambierà il modo in cui assumerà la realtà del disamore del suo sposo, e forse lui, vedendo la sua testimonianza di vita, cambierà atteggiamento, o forse no, ma in ogni caso lei avrà recuperato la sua dignità e la forza nei confronti della vita.

Aiuta molto evitare la solitudine, per cui dobbiamo condividere dubbi e inquietudini con chi sappiamo che ci vuole bene e ha un giusto criterio. Significa che per una sana autostima sarà sempre necessario basarci sullo sguardo positivo degli altri su di noi. Può essere lo sguardo di un fratello, di un familiare, un padre, un buon amico…

Quanto alla mancanza d’amore di suo marito, resterà sempre una parte di sofferenza che potrà accettare con un atteggiamento di speranza e perdono, proprio di chi è stato capace di costruire sul suo presente, per quanto possa essere difficile”.

La signora si è asciugata le lacrime e si è raddrizzata. Aveva capito.

Ad Aleteia vi orientiamo gratuitamente, scriveteci aconsultorio@aleteia.org

Tags:
fallimentofedematrimonio
Top 10
See More