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La preghiera, la lettera del Papa, le poesie: Mogol racconta la sua fede

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Antoine Mekary | Aleteia - Public Domain

Il Papa e Mogol.

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 05/12/22

Uno scambio epistolare col Santo Padre ha fatto riflettere il cantautore, e lo ha spinto, all’età di 86 anni, a lanciarsi in un nuovo progetto dedicato alla poesia

Il cantautore Mogol è entusiasta nel raccontare uno scambio di lettere con Papa Francesco,  che lo ha fatto riflettere e lo ha spinto, all’età di 86 anni, a lanciarsi in un nuovo progetto dedicato alla poesia. 

“Gran Premio della Poesia”

Mogol, scrive Avvenire (3 dicembre), ha deciso di far partire dei nuovi corsi di scrittura poetica presso il Cet, il Centro Europeo Tuscolano (un ente no profit), in provincia di Terni in Umbria, dedicato alla musica e alla canzone d’autore. In collaborazione con una giuria qualificata (composta da Mogol, suo figlio Alfredo Rapetti, in arte Cheope, Giuseppe Anastasi ed Eugenia Martino), il grande cantautore selezionerà e premierà le poesie più meritevoli, che faranno parte di una collana di libri dal titolo “Gran Premio della Poesia”.

La “mediazione” di Spadaro

«Io ho ricevuto due anni fa una lettera del Papa autografa – confessa Mogol al giornale dei vescovi – e non l’ho detto a nessuno. Una lettera molto bella che parlava dell’aforisma che gli avevo mandato tramite padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, insieme al mio libro di aforismi “Le ciliegie e le amarene”. L’aforisma era il seguente: “Come due bambini disegnano la stessa mamma in modo diverso così gli uomini Dio”».

I due fratellini 

Ecco cosa ha risposto esattamente Papa Francesco a Mogol: «Caro fratello, grazie tante per il suo saluto e il libro “Le ciliegie e le amarene”, compendio di saggezza. Grazie per il ritratto disegnato dei due fratellini, mi fa bene. Prego per lei, per favore lei lo faccia per me. E Dio la benedica. Fraternamente Francesco». 

“Un vero seguace di Gesù”

La poesia, sottolinea Mogol, «“fa bene”, lo pensa anche il Papa, così ho pensato che occorra insegnare di nuovo a scriverla. Il Papa l’ho incontrato, anche con mia moglie, ed è un vero seguace di Gesù. Io mi interesso di medicina e di prevenzione primaria, ovvero quella che fa in modo che agendo su determinate leve non ci ammaliamo. Noi scopriamo ogni giorno di più in medicina l’influenza delle emozioni sulla salute. Scaricare le endorfine con le risate o il cantare insieme è salute potente».

Come partecipare ai corsi di Mogol

Così Mogol ha pensato di istituire i corsi di poesia al Cet di Terni. «Sinora abbiamo fatto dei corsi di scrittura creativa per la musica. Ora ci si dedicherà alla poesia pura, ma noi non insegniamo a scrivere versi. I corsi sono aperti a persone di tutte le età, e a partire da gennaio si terranno una volta al mese, di sabato e domenica soggiornando al Cet ad un costo molto contenuto. Ogni autore leggerà due sue composizioni che vengono commentate e corrette dai docenti in modo che capisca come sviluppare il suo stile. Ogni incontro donerà una borsa di studio al vincitore del corso e le migliori poesie verranno pubblicate in un volume. Chi vuole iscriversi può farlo inviando una email a segreteria@ cetmusic.it o telefonando allo 0744/93431».

15/20 minuti tutte le mattine

Non è stata solo la lettere del Papa ad ispirare Mogol. Il suo rapporto con la fede è intenso da sempre. «Prego tutte le mattine 15/20 minuti per tutti quelli che conosco e per quelli che non conosco, specie per gli ammalati, e mi sento bene. E poi – conclude il cantautore – occorre accettare il nostro destino qualunque esso sia: questa è una prova di grande fede».

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