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Un pastore pentecostale si converte al cattolicesimo e lancia due messaggi

JOSHUA MANGELS

@JoshuaMangel

Dolors Massot - pubblicato il 13/11/22

Joshua Mangels si è convertito insieme alla sua famiglia e a vari fedeli. Tutto è iniziato con un audio che gli aveva consigliato un amico. Ora lancia da Aleteia un messaggio ai credenti e un altro ai non credenti

Il pastore pentecostale Joshua Mangels, la sua famiglia e un gruppo di fedeli hanno abbandonato la Chiesa Evangelica Assemblea di Dio dell’Arizona (Arizona, Stati Uniti) e si sono convertiti al cattolicesimo. È avvenuto nel 2017, e oggi il protagonista ha parlato con Aleteia.

Mangels trova ora sulle reti sociali un modo per arrivare a chi vuole scoprire quello che per lui è stato un vero tesoro.

Il National Catholic Register ha reso noto che il pastore Joshua Mangels ha rinunciato al suo incarico nell’Assemblea di Dio nel settembre 2016 ed è entrato nel catecumenato di una parrocchia cattolica di rito bizantino della città di Tucson insieme alla sua famiglia e a vari dei suoi fedeli.

Ora Mangels e gli altri seguono il rito bizantino come membri di una delle 23 Chiese sui iuris che compongono la Chiesa cattolica. In questo modo, vivono la piena comunione con la Chiesa e la sua gerarchia.

Joshua-Mangels

Per Joshua Mangels, la trasformazione è stata interiore. Era contento del suo ministero pentecostale (un ramo evangelico del protestantesimo che dà importanza ai doni dello Spirito Santo), ma aveva iniziato a sentirsi “frustrato per il flusso e riflusso della dottrina, delle mode, delle pressioni e della commercializzazione della chiesa [pentecostale]”.

Un giorno è accaduto qualcosa di provvidenziale.

Grazie all’audio di un amico

Mangels è andato a una conferenza di pastori pentecostali, e l’ha trovata povera di prospettive. Tornando a casa, si è messo ad ascoltare un audio che un amico gli aveva raccomandato. Il contenuto gli è arrivato al cuore.

Non sapeva che fosse un audio cattolico, ma quell’intervento sul peccato mortale era pieno di luce.

“È stato come un sorso d’acqua fresca. L’ho ascoltato per due ore e mezza mentre tornavo a casa. Quando sono arrivato, mia moglie mi ha chiesto com’era stata la conferenza e le ho risposto: ‘Era terribile, ma devi sentire questo’”.

Mangels ha scoperto in ciò che si diceva in quella registrazione la forza dei testi dei Padri della Chiesa. Non li conosceva, e ha iniziato ad approfondire quelle fonti.

Secondo passo. Dai Padri della Chiesa è passato all’esempio dei primi cristiani, che può apportare tanto alla vita contemporanea.

“I sacramenti hanno iniziato ad avere un senso per me”

“Ho letto i Padri della Chiesa, ed è stato allora che i sacramenti hanno iniziato ad avere un senso per me. Ho cominciato a capire quanto fosse centrale l’Eucaristia per la Chiesa delle origini”.

Joshua ha quindi voluto compiere il passo successivo:

“Se l’Eucaristia è stata ordinata da Cristo, voglio ricevere il Signore”.

Teresa, sua moglie, e Joshua hanno iniziato un processo di conversione in coppia. Non era facile, perché sapevano che abbandonare la chiesa pentecostale di cui era pastore avrebbe significato perdere la casa e il lavoro, ma era una cosa che ritenevano “imminente”.

Assumendosi il rischio, “siamo finiti a parlare sera dopo sera dei Padri, dei sacramenti, della Chiesa delle origini e di tutto il resto”, ricorda.

Joshua ha allora visto, con retta intenzione, che doveva mostrare ai suoi fedeli quello che stava scoprendo. Nel luglio 2016 ha così iniziato a inserire nelle sue predicazioni gli insegnamenti di San Policarpo, San Giustino, della Didachè… La Chiesa delle origini affascinava moltissimo tutti coloro che lo ascoltavano.

“Ero cattolico nel cuore”

“Adoravo essere pastore, adoravo predicare, ma ero cattolico nel cuore”, dice.

Nel settembre di quell’anno ha comunicato alla sua congregazione che avrebbe rinunciato al suo ruolo di pastore e sarebbe entrato nel catecumenato della Chiesa cattolica insieme alla sua famiglia.

Joshua Mangels – Twitter

In quel periodo, i Mangels hanno conosciuto padre Bob Rankin, parroco della chiesa cattolica bizantina di Santa Melania.

“Ho cercato di insegnargli come essere cattolico, ma il primo sacerdote che ha conosciuto non era del rito romano, e quindi ho usato dei pacchetti di zucchero sul tavolo per spiegare la teologia cattolica e l’ecclesiologia”, ricorda.

P. Rankin ha spiegato che, nonostante le differenze tra uno stile di adorazione pentecostale e la Divina Liturgia, “sono arrivati alla Chiesa giusta per il tipo di spiritualità che avevano. Vengono da questo sfondo pentecostale e hanno l’esperienza di conversione e dedizione della propria vita a Cristo. Volevano una liturgia dimostrativa, e la liturgia orientale è energica, di adorazione: è una chiamata all’esperienza di Dio, destinata a suscitare lacrime”.

Il presbitero afferma che Joshua Mangels, sua moglie e la sua famiglia, come anche il resto dei catecumeni che provenivano dalla chiesa protestante pentecostale, hanno mostrato uno “zelo apostolico ammirevole”, che sarà una grande ricchezza per la Chiesa cattolica.

Per Teresa, la moglie di Joshua, il cammino verso la vera Chiesa ha dato felicità alla sua vita, e lo ha notato in particolare quando ha creduto che Cristo “ha donato il Suo vero Corpo e il Suo sangue”. Di recente hanno celebrato 25 anni di matrimonio.

Un messaggio ai giovani in ricerca

Sono trascorsi 5 anni dalla conversione di Joshua. Attraverso Aleteia, vuole lanciare un messaggio pieno di speranza e allo stesso tempo esigente che possa aiutare, soprattutto i giovani:

Ai giovani che cercano qualcosa, voglio dire a coloro che sono stati allevati nella fede:

Non permettere che la cultura popolare ti rubi il tuo primo amore.

Non permettere che lo spirito di quest’epoca ti rubi la sicurezza e la certezza dell’amore del Dio che hai conosciuto.

Guarda a quel Cristo che si trova nella Sua Chiesa, nei sacramenti che Egli ha istituito.

In tempi turbolenti come i nostri, guarda l’autore della nostra fede, il nostro capitano.

È andato a prepararci un posto, ma è con noi anche ora”.

Joshua pensa anche a chi non crede:

A quanti guardano la Chiesa o sono curiosi, dico: ‘Guarda! Vieni e guarda!

Sogna e non scoraggiarti!


Dio ti ama e ha un progetto per la tua vita.

Non dubitare neanche per un momento di avere un Creatore che ti ama e si preoccupa per te.

Questo mondo temporale non è tutto ciò che esiste. C’è di più! Molto di più!

Vieni ora alla fonte dell’amore e del perdono che si trova in Cristo!

C’è un posto che ti aspetta’”.

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