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RASSEGNA STAMPA / La Chiesa cattolica e la contraccezione artificiale

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Antoine Mekary | ALETEIA

i.Media per Aleteia - pubblicato il 11/11/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Venerdì, 11 novembre 2022

1. Come può la Chiesa cattolica sviluppare il suo insegnamento sulla contraccezione artificiale?

2. L’impegno di Papa Francesco nei confronti del mondo musulmano interpella i vescovi asiatici

3. Bahrein: gesto umanitario nei confronti di un detenuto dopo la visita papale

4. L’unità sanitaria mobile torna in Piazza San Pietro

5. Una suora italiana uccisa in Mozambico potrebbe essere riconosciuta come martire

1Come può la Chiesa cattolica sviluppare il suo insegnamento sulla contraccezione artificiale?

Mentre aumentano le voci sul fatto che Papa Francesco stia prendendo in considerazione un nuovo documento che ammorbidirebbe il divieto ecclesiale alla contraccezione artificiale – segnando una rottura potenziale con l’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI, Pontefice che Francesco ha beatificato e canonizzato –, il corrispondente di The Tablet a Roma ha incontrato il principale consulente del Papa in materia, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Co-fondatore della Comunità di Sant’Egidio, il presule ha spiegato che essere “pro-vita” non riguarda solo il fatto di ribadire la tradizionale opposizione della Chiesa ad aborto e contraccezione, ma anche la promozione di una visione più ampia e ricca di ciò che significa custodire la vita. “Oggi quello che è importante per noi è essere davvero pro-vita in modo efficace e assolutamente non ideologico”, ha confidato l’arcivescovo 77enne. Il presule crede che le minacce alla vita includano guerra, fame, povertà, tassi di natalità che crollano, adolescenti che si suicidano e anziani che vengono esclusi e dimenticati. Anche l’economia è una questione che riguarda la vita, perché la povertà uccide. “Ogni anno, due milioni di bambini muoiono di malnutrizione”, ha affermato l’arcivescovo. È per questo che l’economista Mariana Mazzucato è stata nominata all’Accademia, considerando la sua espeienza nel suo campo di ricerca, anche se le sue posizioni pro-choice sulla questione dell’aborto contraddicono gli insegnamenti della Chiesa, ha spiegato Paglia. Nel suo pontificato, Papa Francesco ha insistito sul fatto che abolire la pena di morte, proteggere i migranti e l’ambiente e combattere le ingiustizie sociali fanno parte di un pacchetto di preoccupazioni collegate alla vita, e che la Chiesa non può quindi concentrarsi esclusivamente sull’aborto. Quanto alla Humanae Vitae, Paolo VI aveva messo in guardia sul fatto che l’uso massiccio di anticoncezionali avrebbe portato a un declino delle norme morali e del rispetto per le donne. L’arcivescovo Paglia ritiene necessario sottolineare l’elemento profetico di quell’enciclica, che può essere visto negli attuali tassi di natalità in declino in Occidente, ma sottolinea che il rifiuto della contraccezione non può essere l’unica dottrina: ad esempio, la promozione della “genitorialità responsabile” è un argomento esplorato in modo insufficiente. Ad ogni modo, deve andare avanti il dialogo teologico per sviluppare un pensiero cattolico che sia comprensibile in un mondo che affronta molti cambiamenti radicali. “Potrebbe emergere un intero nuovo capito dell’etica della vita”, scrive il corrispondente del quotidiano britannico.

The Tablet, inglese.

2L’impegno di Papa Francesco nei confronti del mondo musulmano interpella i vescovi asiatici

“L’interesse del Papa nel gettare ponti con i musulmani si riflette a malapena nella Chiesa in Asia, continente che ospita più della metà dei musulmani del mondo”, scrive il giornalista di UCA News Ben Joseph in un articolo che analizza i “risultati degni di nota” di Papa Francesco nel dialogo cristiano-musulmano. L’ultima iniziativa del Pontefice argentino ha avuto luogo in Bahrein, dove si è rivolto a più di 200 leader religiosi di varie parti del mondo e al Consiglio musulmano degli Anziani, guidato dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed el-Tayeb. Qualche settimana prima, il Papa aveva rivolto un messaggio di pace all’Asia Centrale a maggioranza musulmana in occasione di un congresso interreligioso in Kazakistan. L’ambizione papale di forgiare stretti rapporti con il mondo musulmano sta tuttavia trovando poca eco in Asia. Nazioni come India, Pakistan, Indonesia e Bangladesh hanno da sole il 40% (800 milioni) dei due miliardi di musulmani del mondo, indica Joseph, notando che i vescovi asiatici non hanno realmente investito nel dialogo e nell’incontro con queste comunità e che “l’interesse del Papa nel gettare ponti con i musulmani si riflette a malapena nella Chiesa in Asia”. Il dialogo con l’islam sembra poi essere trascurato dai leader della Chiesa in Asia, visto che viene data priorità alle relazioni con buddismo o induismo. Come si può spiegare questa situazione? Una delle ragioni addotte è la prospettiva di “essere accusati di impegnarsi nelle opere caritative per convertire i musulmani poveri in Asia, soprattutto nell’Asia meridionale, che ha il dubbio merito di ospitare le comunità musulmane più povere al mondo”. Un’altra argomentazione per la timidezza dell’episcopato è la paura di impegnarsi con un islam che legherebbe a una dimensione politica della religione.

UCA news, inglese.

3Bahrein: gesto umanitario nei confronti di un detenuto dopo la visita papale

Dopo il recente viaggio di Papa Francesco in Bahrein, per la prima volta dopo anni, alla famiglia di un attivista sciita in prigione, Mohammed Ramadhan, è stato permesso di avere un contatto fisico con lui durante una visita. Il suo caso era stato sollevato durante la visita del Pontefice perché si dice che la sua condanna a morte sia legata a una confessione estorta sotto tortura.

Asia News, italiano.

4L’unità sanitaria mobile torna in Piazza San Pietro

In vista della Giornata Mondiale dei Poveri di domenica prossima, dopo due anni di pausa a causa della pandemia, verrà allestita nuovamente l’unità sanitaria mobile per i poveri in Piazza San Pietro.

Vatican News, italiano.

5Una suora italiana uccisa in Mozambico potrebbe essere riconosciuta come martire

Descritta da molti come una “santa”, la suora italiana Maria de Coppi, uccisa in un attacco terroristico alla missione comboniana di Chipene (Mozambico) a settembre, potrebbe essere riconosciuta come martire, secondo vari leader religiosi del Paese.

7 Margens, portoghese.

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