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RASSEGNA STAMPA / Tre pontificati e il Concilio Vaticano II 

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Jeffrey Bruno | Rogelio A. Galaviz C./Flickr CC by NC 2.0 | Antoine Mekary

i.Media per Aleteia - pubblicato il 10/11/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Giovedì, 10 novembre 2022

1. Tre pontificati e il Concilio Vaticano II 

2. Il nuovo vescovo ausiliare di Donetsk privato del suo territorio

3. Il sostegno del Papa all’arcivescovo Paglia 

4. La prima frase in cananeo ritrovata… in un pettine per pidocchi

5. Il Vaticano visiterà i seminaristi spagnoli

1Tre pontificati e il Concilio Vaticano II 

In una riflessione pubblicata sul sito web conservatore statunitense First Things, George Weigel, noto esperto di pontificato, analizza come i Papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco hanno integrato l’eredità del Concilio Vaticano II nei rispettivi pontificati. Weigel ricorda che la mattina del 17 ottobre 1978, mentre concelebrava la Messa con il Collegio Cardinalizio, il neoeletto Papa Giovanni Paolo II si è impegnato a far sì che il programma del suo pontificato fosse la piena implementazione del Concilio Vaticano II, a cui aveva partecipato come vescovo di Cracovia. “Il suo pontificato è stato un’epopea di insegnamento e testimonianza che ha contribuito a fornire al Concilio le chiavi interpretative che non si era dato”, spiega Weigel, che ha scritto una biografia sul Papa polacco. “Altri concili avevano scritto credo, definito dogmi, condannato eresie, stabilito canoni nel diritto della Chiesa e commissionato catechismi. Il Vaticano II non ha fatto nessuna di queste cose, ed è una delle ragioni per cui ne è derivata una discussione sull’intenzione e sul significato del Concilio”, dice Weigel. Benedetto XVI, che ha svolto un ruolo chiave nei dibattiti conciliari come teologo, riteneva invece che il Vaticano II avesse come obiettivo quello di “riaccendere la fede della Chiesa nel Signore Gesù Cristo e rinnovare l’esperienza della Chiesa dello Spirito Santo, per essere incoraggiata, come i discepoli dopo la prima Pentecoste cristiana, alla missione radicale”. Per Weigel, i pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI devono quindi essere intesi come un “arco continuo di trentacinque anni di interpretazione conciliare”. Dall’altro lato, l’autore ha delle riserve sul pontificato di Francesco, che ritiene si sia allontanato dall’insegnamento del Concilio, in particolare concedendo al Governo cinese il diritto di interferire nella nomina dei vescovi. “L’adesione della Santa Sede alla Dichiarazione di Abu Dhabi del 2019 e la sua affermazione che la pluralità delle religioni è un’espressione della volontà di Dio non si concilia facilmente con la proclamazione di Gesù Cristo come unico redentore dell’umanità da parte del Concilio”, aggiunge Weigel. A suo avviso, “le recenti riforme della Curia romana, la deposizione dei vescovi senza un giusto processo e i diktat curiali sulla corretta celebrazione della Messa” hanno minato l’autorità episcopale, e “l’interpretazione eccezionalmente ristretta da parte del pontificato dell’insegnamento conciliare sulla liturgia ha reso l’implementazione del Concilio Vaticano II ancora più controversa”. Per l’intellettuale statunitense, i dibattiti sull’interpretazione del Concilio saranno quindi ancora al centro del prossimo conclave.

First Things, inglese.

2Il nuovo vescovo ausiliare di Donetsk privato del suo territorio

Padre Maksim Ryabukha, nuovo vescovo ausiliare greco-cattolico di Donetsk, non potrà per ora ad avvicinarsi al suo popolo nei territori occupati. “Grazie ai preti che continuano a stare nelle zone controllate dal Cremlino, ho già voluto far arrivare il mio saluto a tutti”, ha affermato, secondo quanto riferito dal quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire. Eletto dal Sinodo Greco-Cattolico e poi approvato da Papa Francesco, questo salesiano di Kiev viene descritto come un pastore dall’“ottimismo saldo”. Sarà consacrato vescovo il 22 dicembre nella capitale ucraina, e avrà la sua sede “temporanea” a Zaporizhzhia, in una rettoria. Il futuro presule dice di portare il suo popolo “nel cuore” e che cercherà di stargli vicino con altri mezzi di comunicazione. “La guerra non è iniziata il 24 febbraio, ma nel 2014”, ricorda, spiegando che in passato ha organizzato “campi per giovani in guerra” quando viveva nella comunità salesiana di Donetsk e Lugansk. Ora crede che “il periodo più difficile sia passato”. Gli Ucraini non sono scoraggiati perché “credono nel bene”, ma “restano il terrore” e “i massacri” perpetrati. Il futuro vescovo dice che finché cadranno le bombe “è difficile parlare di riconciliazione”, e sottolinea “l’importanza di non rimanere in silenzio circa la sofferenza” e che “ci vorrà pazienza per far guarire tutte queste ferite”. Nel frattempo, i giovani con cui ha svolto il suo lavoro pastorale a Kiev non hanno perso il loro senso dell’umorismo: il loro pastore, dicono scherzando, potrà ora creare “il più grande oratorio salesiano del mondo”, che coprirà le regioni del Donbass, di Zaporizhzhia e Dnipro. 

Avvenire, italiano.

3Il sostegno del Papa all’arcivescovo Paglia 

Durante la conferenza stampa nel volo di ritorno dal Bahrein, sembra che Papa Francesco abbia incoraggiato indirettamente la nomina dell’economista Marianna Mazziccato a membro della Pontificia Accademia della Vita, guidata dall’arcivescovo Vincenzo Paglia, afferma Religion Digital. La Mazziccato è nota per le sue posizioni liberali sull’aborto.  

Religion digital, spagnolo.

4La prima frase in cananeo ritrovata… in un pettine per pidocchi

La rivista Terre Sainte riferisce la scoperta della prova della prima frase in lingua cananea, effettuata in Israele dall’Università Ebraica di Gerusalemme. Appare su un piccolo pettine per i pidocchi d’avorio realizzato con una zanna d’elefante. La frase sarebbe stata scritta 3.700 anni fa, e recita: “Possa questa zanna rimuovere i pidocchi da capelli e barba”.

Terre sainte, francese.

5Il Vaticano visiterà i seminaristi spagnoli

Papa Francesco ha incaricato il Dicastero per il Clero di compiere una visita canonica nei seminari spagnoli a gennaio e febbraio per valutare l’implementazione delle riforme.

Alfa y Omega, spagnolo.

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