Il Principe degli Angeli è stato invocato o è apparso per illuminare la loro vita, salvarli da situazioni di grave pericolo, e in occasioni straordinarie
Le fonti bibliche nominano san Michele come «il grande capo»: citato sia nella Bibbia che nel Vangelo, come nome proprio di uno dei maggiori arcangeli, il nome Michele appare per la prima volta nel Libro di Daniele, dove egli viene chiamato: «Michele, uno dei primi principi» (Dn 10,13) e ancora: «In quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo» (Dn 12,1).
Nel famoso passo dell’Apocalisse di Giovanni (12,7-9), poi, è descritta la battaglia tra l’arcangelo Michele e il drago, Lucifero. Pertanto nel corso della storia, il Principe degli Angeli è diventato uno dei santi più venerati dalla Chiesa e dai suoi fedeli. In particolare ci sono alcuni casi di santi, anche molto famosi, che hanno ricorso alla potente e benefica intercessione di san Michele nelle loro preghiere, da cui ancora oggi molti traggono giovamento.
L’esperto di angiologia Don Marcello Stanzione in “Gli arcangeli” (Sugarco)spiega chi sono questi santi e perché sono così devoti e legati a San Michele.
L’arcangelo Michele è anche chiamato «l’Angelo dei tedeschi» perché l’apostolo della Germania, san Bonifacio, fu testimone di una sua particolare apparizione.
2) San Francesco d’Assisi
San Francesco d’Assisi ebbe una particolare venerazione per san Michele; infatti, ogni anno dal 14 agosto al 29 settembre faceva la quaresima in onore dell’arcangelo e durante questo periodo, nel 1224, ricevette le stigmate.