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ESCLUSIVA: Aleteia intervista una coppia che accompagna un esorcista

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Leolintang - Shutterstock

Mar Dorrio - pubblicato il 28/10/22

Appartengono al gruppo di cattolici oranti che “rafforzano” il lavoro del sacerdote che realizza esorcismi in una diocesi spagnola

Stiamo forse uscendo da una pandemia che ha paralizzato la vita di tutto il pianeta. Abbiamo smesso di festeggiare compleanni e organizzare riunioni familiari, e questa situazione ha comportato anche un freno a questioni importanti e urgenti come interventi, trattamenti di chemioterapia e altri servizi di cui molte persone avevano bisogno per curarsi, per tornare ad essere padrone della propria vita.

Tra i danni della pandemia, parliamo anche di un altro settore che ha dovuto “frenare”: quello degli esorcismi.

Ho avuto la possibilità di parlare con una coppia che fa parte del gruppo di cattolici oranti che accompagnano l’esorcista di una diocesi spagnola

G. e R., grazie per aver voluto parlare con noi. Siamo molto interessati a sapere come si è vissuta nella vostra diocesi l’attività del ministero dell’esorcismo durante i tre mesi più duri della pandemia.

G.- La verità è durante i tre mesi di lockdown per la pandemia non è stato possibile far visita a nessuna delle persone che avevano richiesto i nostri servizi. Abbiamo continuato a pregare per loro, anche se non in presenza.

Prima della pandemia, con quale frequenza incontravate le persone che avevano bisogno di questi servizi?

R.- In condizioni normali, un’ora a settimana è l’ideale, ma si può fare anche ogni due settimane.

«Niente a che vedere con i film»

G.- Per precauzione, quando si è potuto iniziare a uscire e abbiamo potuto portare avanti il nostro ministero, abbiamo ridotto il numero di oranti per creare gruppi più piccoli, e ci alternavamo. Vorrei anche segnalare che nella nostra diocesi la casa ceduta dal vescovado, dedicata esclusivamente a questo servizio, è molto allegra, molto luminosa, ha una sala d’attesa, la chiesa e una biblioteca, e trasuda santità ovunque. Nelle sessioni è sempre esposto il Santissimo. Non ha nulla a che vedere con l’aspetto tetro e macabro dei luoghi che appaiono in genere nei film. La cappella è davvero bellissima.

Potremmo pensare che Satana, durante la pandemia, si sia accanito in modo particolare contro questo ministero?

G.- Durante la pandemia, Satana si è accanito non solo contro le persone bisognose di questo ministero, ma con tutti: non ci sono stati funerali, niente Eucaristie, niente Confessioni…

In che modo una coppia cattolica “normale” arriva a partecipare agli esorcismi nella sua diocesi?

G.- Nel nostro caso, potremmo dire che sia avvenuto “a sorpresa”. Siamo arrivati in questa diocesi in modo provvidenziale per via del lavoro di mio marito, e ci siamo offerti di collaborare in parrocchia. Cercavano persone con una vita di fede per aiutare in questo ministero. Prima lo hanno proposto ad altre persone, ma queste, sentendo la parola “esorcista”, hanno detto subito di no. Noi avevamo sempre ammirato le persone che si occupano di questo settore, ma non avremmo mai pensato di poterlo diventare.

«All’inizio mi sono spaventata un po’»

All’inizio mi sono spaventata un po’. Mi vedevo molto piccola per questa battaglia, ma mio marito era propenso, e allora ho pensato “Perché no?” C’è una realtà di fondo: come tutti i cristiani, combattiamo contro il demonio tutti i giorni. Lottiamo contro pensieri e tentazioni provocati dal diavolo, e a volte ci cadiamo e rimaniamo immersi nella tristezza o nella depressione, e dobbiamo combatterlo. Far parte del gruppo degli esorcismi è un altro modo per combatterlo.

R.- È così, quando parli con lui si riveste di luci, si camuffa da tuo migliore amico, fino a farti inciampare. E allora ti fa sentire che non vali niente. Nel nostro caso, il fatto di appartenere al Cammino Neocatecumenale ci ha preparati ad avere una visione normalizzata del tema diabolico.

Perché pensate che al demonio sia risultato tanto facile rendersi invisibile e far sì che nessuno creda a lui?

G.- È stata una cosa progressiva. Il posto migliore in cui Satana, principe delle tenebre, si muove è l’occulto, ma arriva un momento che nell’oscurità c’è tanto che inizia a venire alla luce. E si vede: su Tiktok, su YouTube… è alla portata di bambini anche molto piccoli. Il satanismo viene mostrato come qualcosa di buono e positivo.

R.- È il grande gioco del diavolo. Ormai nessuno crede più a lui, come molti cristiani non credono che l’essere umano possa essere posseduto dallo Spirito Santo. È stato particolarmente facile scomparire in una società che si lascia influenzare tanto dall’“io credo”, e in cui la verità è stata completamente relativizzata. Non si crede più che esistano il bene e il male.

G.- Noi cristiani abbiamo smesso di essere sentinelle, e abbiamo lasciato le mura senza difesa. Abbiamo smesso di parlare di lui, della morte… Lo abbiamo allontanato dalla nostra vita. Raccomanderei di stare attenti, di non “bere” qualsiasi cosa: sarà sempre più furbo di noi.

C’è un prima e un dopo riguardo alla partecipazione a questo ministero?

G.- Sì, ma c’è anche un prima e un dopo alla collaborazione con la Caritas. Forse la cosa che mi ha colpito di più è l’azione della Chiesa: è una madre che accoglie in questo servizio credenti e non credenti. La Chiesa assiste tutti, con la stessa generosità. Non conta da dove vengono.

MARYJA

R.- Per me è un’esperienza che rafforza la nostra fede, in primo luogo perché vediamo che il demonio perde la battaglia. Ci rendiamo conto che è vinto, ma che cercherà di trascinare con sé più anime possibile.

«Il demonio ha un’enorme paura della Vergine»

Abbiamo anche potuto verificare che ha un’enorme paura della Vergine: di fronte a Lei, corre come una gallina.

G.- In alcuni momenti in cui l’azione del demonio sulla persona è molto forte, interrompiamo il rituale e recitiamo un mistero del Rosario, così la persona si calma, e possiamo proseguire con il rituale.

Grazie, G. e R., perché donate il vostro tempo, insieme a tante altre persone, per sostenere questo ministero che purtroppo, anche se alcuni vorrebbero metterlo da parte, continua ad essere decisamente necessario. Non vi manchi mai l’aiuto di San Michele, e il manto della Santissima Vergine vi protegga dal nemico. Grazie perché difendete questa parte delle mura. Preghiamo per questo ministero!

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