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Suor Marie-Sylvie, brutalmente assassinata nell’attacco a un ospedale da parte degli islamisti

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Cécile Séveirac - pubblicato il 27/10/22

Attacco di una barbarie estrema nella drammatica situazione che si sta vivendo nella Repubblica Democratica del Congo

Una religiosa è stata brutalmente assassinata il 19 ottobre durante un attacco nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Quella zona del Paese è afflitta da attacchi sempre più sanguinosi perpetrati dai terroristi islamisti.

Si è trattato di un attacco di una barbarie estrema. In un comunicato stampa del 20 ottobre, il vescovo Sikuli Paluku, della diocesi congolese di Butembo-Beni, ha annunciato l’assassinio di suor Marie-Sylvie Kavuke Vakatsuraki, suora e medico, durante l’attacco a un centro di salute cattolico e al convento annesso.

L’offensiva è stata senz’altro orchestrata dai membri delle Forze Democratiche Alleate (ADF), un gruppo islamista dell’Uganda che ha giurato lealtà allo Stato Islamico, che lo presenta come il suo ramo in Africa Centrale.

L’attacco è stato terribile. Il corpo della suora, appartenente alla congregazione delle Piccole Sorelle della Presentazione di Nostra Signora al Tempio, è stato trovato carbonizzato. Altre sei persone sono state decapitate e bruciate.

Durante l’attacco sono state sequestrate anche più di venti persone: tre donne incinte, dieci pazienti e dieci membri del personale sanitario, tra cui due suore. Oltre a questo centro sanitario, i terroristi hanno saccheggiato e distrutto un ospedale protestante delle vicinanze. “Non abbiamo parole, visto che l’orrore ha superato ampiamente la soglia della tolleranza”, ha dichiarato il vescovo di Butembo-Beni. La religiosa è stata sepolta sabato 22 ottobre.

Dal 2013, gli attacchi del gruppo ADF contro i civili congolesi si sono moltiplicati, soprattutto nell’est della Repubblica Democratica del Congo, nelle province di Nord Kivu e Ituri.

Gli omicidi hanno sistematicamente come bersaglio i cristiani, appartenenti alla religione maggioritaria nel Paese. Le Forze Armate della Repubblica del Congo (FARDC), assistite dalle forze della Missione di Stabilizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (MONUSCO), cercano da anni di neutralizzare l’ADF, ma non riescono a smantellarlo.

Il gruppo armato, lungi dall’essere annientato, è diventato un’autentica milizia esperta nell’assaltare i villaggi, spesso massacrando la popolazione a colpi di arma bianca.

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