I conti col fascismo chiusi per sempre
Inizia così il discorso della fiducia alla Camera dei Deputati della premier incaricata Giorgia Meloni, un misto di emozione da primo giorno di scuola e storia personale, il tetto di cristallo rotto non è solo quello dell'essere la prima Presidente del Consiglio donna, ma anche il primo Presidente a venire dalla storia politica della destra dell'Msi di Almirante e Rauti. Anche per questo il passaggio su razzismo e antisemitismo sono chiari e apprezzabili:
"Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre. I totalitarismi del '900 hanno dilaniato l'intera Europa, non solo l'Italia, per più di mezzo secolo, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei. E l'orrore e i crimini, da chiunque vengano compiuti, non meritano giustificazioni di sorta, e non si compensano con altri orrori e altri crimini" ha detto la presidente del Consiglio nel suo discorso.
Riferimenti cattolici molto precisi
C'è una carrellata di donne, dal Risorgimento ai nostri giorni, di destra e di sinistra, a cui Giorgia Meloni ha reso omaggio. Tra di esse spicca per "eccentricità" rispetto al mainstream un nome: Chiara Corbella Petrillo. Insieme ad altre, la presidente Meloni, la ringrazia: "grazie per avere dimostrato il valore delle donne italiane, come spero di riuscire a fare anche io". L'esempio di Chiara, lo ricordiamo, è quello di una totale dedizione alla vita, fino a sacrificare la propria per garantire la nascita di suo figlio, un esempio di controcultura in fatto di aborto, sebbene - in un altro passaggio - la Meloni dice: "Un governo di centrodestra non limiterà mai le libertà esistenti di cittadini e imprese. Vedremo alla prova dei fatti, anche su diritti civili e aborto, chi mentiva e chi diceva la verità in campagna elettorale su quali fossero le nostre reali intenzioni".
Ma se la giovane romana morta in odore di santità è un richiamo forte e molto connotato (anche per l'impatto che ha avuto Chiara nella diocesi di Roma) per la leader di Fratelli d'Italia che viene dalla Garbatella, non sono mancati richiami più "classici" e istituzionali, come quando, per ribadire l'appartenenza europea e atlantica (cioè alla NATO) dell'Italia, il riferimento sia stato niente meno che San Benedetto, "italiano e patrono d'Europa", di cui la leader si sente "erede". Un altro passaggio del discorso è stato questo, e coinvolgeva il Papa polacco: