Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 18 Aprile |
Aleteia logo
For Her
separateurCreated with Sketch.

Perché il sesso migliore lo fanno gli sposi cattolici?

Questo articolo è riservato ai membri di Aleteia Plus
SESSO SPOSI

Evgeniy pavlovski | Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 17/10/22

Ce lo racconta Anna Porchetti nel suo primo libro: "Cara lettrice, stai lontana dalla portata dell'emancipazione sessuale, ti risparmierai parecchie grane. Se è vero amore non ha paura di aspettare. Se è vero amore, non ha paura di accogliere la vita".

Ho letto con piacere il libro di Anna Porchetti: “Amatevi finché morte non vi separi“, Effatà Editrice, opera prima di questa simpatica autrice in cui viene affrontata la tematica dell’amore coniugale con profondità mista ad una arguta vena ironica. Nel capitolo: Catholics do it better – Ovvero il sesso migliore lo fanno gli sposi cattolici, la Porchetti – che considera il suo volume “una specie di manuale sentimentale” – affronta il tema del sesso, criticando apertamente non il processo dell’emancipazione femminile in quanto tale, ma quella che è passata come una conquista dal valore assoluto: la liberazione sessuale.

La liberazione sessuale

Ella riflette e si chiede:

E da una prospettiva femminile, che ha visto le donne stimolate a sperimentare ripetutamente partner arrivando a ritenerlo un fatto normale, afferma:

Non serve scomodare un premio Nobel dell’economia per comprendere la regola alla base dell’inflazione: la sovrabbondanza di qualcosa ne riduce immediatamente il valore. Più il sesso è facilmente accessibile e meno vale in sè. Diventa una cosa ordinaria. Non è più una meravigliosa ed esclusiva conquista per la vita. Se non è più una cosa unica e speciale, se non ha un fine unitivo ma solo ricreativo, allora il sesso perde quella magia che ci fa sentire finalmente una cosa sola, nello spirito e nel corpo.

(Ibidem)

Il bisogno di essere amati nella nostra interezza

La cultura schizofrenica che si è affermata circa la possibilità e facilità di separare il corpo dai sentimenti…

non tiene affatto conto di come siamo fatti noi esseri umani, pieni di bisogni non solo fisici, ma anche morali e spirituali, primo fra tutti, il bisogno di essere amati come persone, nella nostra unicità, particolarità e interezza.

(pagina 95)

Donne, ribellatevi alla “regola del tre”

L’autrice mette simpaticamente alla berlina “la regola del tre”, di cui l’hanno resa edotta alcune amiche non legate sentimentalmente :

Pare che oggi, se un uomo e una donna liberi ed emancipati s’incontrano, debbano finire a letto entro il terzo appuntamento (…) le amiche single confessano che non se la sentono di violare la regola del tre, per evitare che scattino le penali previste, ovvero che il tizio di turno si volatilizzi, ma solo dopo averle accusate di essere: frigide, bigotte, sessuofobiche eccetera eccetera (…)

(pagina 96)

La prima regola è: non buttarti via

E di fronte all’assurdità di questo “comandamento” non scritto, rivolge un monito alla sua lettrice:

Nell’immaginario di ciascuno di noi, c’è il desiderio di essere amato per tutta la vita. Il nostro bisogno di amore profondo si appoggia su una mutua esclusività. E, per far sì che avvenga, la regola numero uno (ma anche la due, la tre e la quattro) è non puntare al ribasso, non buttarti via. Evita che chi si avvicina a te pensi di poter fare una prova, come si farebbe con un vestito, con un paio di scarpe: “adesso la provo, ma non sono sicuro di volerla, non so se è quella giusta per me, ma intanto provo, che mi  costa? Se poi non mi piace, la rimetto sullo scaffale”. Se poi ti avranno provata, e lasciata, per passare alla prova del modello successivo, non lamentarti di essere stata usata, non tuonare contro l’oggettificazione della donna. Ricordati che, a quella prova, ti ci sei sottoposta volontariamente e che su quello scaffale, come un oggetto da provare, ti ci sei messa da sola, mentre avresti potuto pretendere il rispetto per la tua meravigliosa unicità.

(pagina 99)

Ecco perché il sesso migliore lo fanno gli sposi cattolici

La parte finale del capitolo viene dedicato all’atto sessuale nella prospettiva della fecondità:

Non so se te lo ricordi, ma da ogni atto sessuale può nascere una vita e questo già basterebbe a far intuire che il sesso non sia una cosa da prendere alla leggera… In tanti se ne sono dimenticati, da quando c’è la contraccezione.  (…) La contraccezione ha ridotto ulteriormente la libertà delle donne. So che sembra un’eresia. Per essere sessualmente liberi, dicono che ci si debba in primis sbarazzare delle naturali conseguenze dell’amore (…) Invece, quando si frequenta per amore la carne dell’altro, il miglior frutto che possa nascere da questa unione così completa è un figlio (e anche due, tre eccetera eccetera). Avere un figlio dall’uomo che ami rimane una delle cose più belle che possano capitarti nella vita, senza se e senza ma.

(pagina 100)

Un libro elettivamente dedicato alle donne, ma che vede l’introduzione chiusa dall’autrice  con una battuta fulminante rivolta ad un improbabile lettore maschile:

Se però sei un uomo e sei capitato qui fra noi, non temere, nulla di quello che segue nuocerà gravemente alla tua salute.   

(pagina 8)

ACQUISTA QUI IL VOLUME

Amatevi-finche-morte-non-vi-separi.jpeg

Il resto dell'articolo è riservato ai membri di Aleteia Plus

Sei già membro? Per favore, fai login qui

Gratis! - Senza alcun impegno
Puoi cancellarti in qualsiasi momento

Scopri tutti i vantaggi

Aucun engagement : vous pouvez résilier à tout moment

1.

Accesso illimitato a tutti i nuovi contenuti di Aleteia Plus

2.

Accesso esclusivo per pubblicare commenti

3.

Pubblicità limitata

4.

Accesso esclusivo alla nostra prestigiosa rassegna stampa internazionale

5.

Accedi al servizio "Lettera dal Vaticano"

6.

Accesso alla nostra rete di centinaia di monasteri che pregheranno per le tue intenzioni

Sostieni i media che promuovono i valori cristiani
Sostieni i media che promuovono i valori cristiani

Tags:
libromatrimoniosessosposi
Top 10
See More