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Il bambino malato di cancro che a 3 anni “celebrava” l’Eucaristia (VIDEO)

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Gelsomino Del Guercio - Gaudium Press - pubblicato il 11/10/22

Rafael Freitas è morto a soli tre anni. Ogni giorno nella cappellina dell'ospedale in Brasile dove era in cura, faceva le "prove" da prete

Ad appena tre anni, Rafael Freitas sentiva talmente il Signore accanto, che ogni giorno preparava tutto l’occorrente per la santa messa nella cappellina dell’ospedale dove si stava curando: aveva un cancro e le speranze di vita erano ridotte al lumicino. Eppure lui, poco prima delle 6 di pomeriggio, scattava come una molla e voleva avvertire a tutti i costi la presenza del Signore. Voleva sentire dentro di sé la forza dell’Eucaristia. Quando le forze non glielo consentivano, allestiva un altare nella propria stanza. Chi lo osservava mentre sistemava tovaglie e paramenti, restava in silenzio di fronte all’accuratezza, la precisione, il rispetto che Rafael nutriva per questi riti.

Il sogno di Rafael

Ogni bambino ha i suoi sogni. Alcuni preferiscono essere supereroi per lottare contro le forze del male e le altre avversità che affliggono la popolazione, altri optano per una professione con la quale si identificano fin da subito e per la quale hanno qualche affinità. Questo bambino però, aveva un altro obiettivo, diverso da quello dei suoi coetanei: essere sacerdote.

La diagnosi

Il sogno Rafael Freitas, non ha mai potuto realizzarlo. E’ morto nel 2015 all’Ospedale Oncologico di Barretos, nell’interno dello Stato brasiliano di San Paolo. Nel 2014 al piccolo era stato diagnosticato un neuroblastoma, malattia cancerogena nella quale un tumore maligno si sviluppa nel tessuto nervoso delle ghiandole surrenali.

Rappresentava il momento della Comunione

Nonostante questo, Rafael sapeva che come un supereroe doveva lottare contro questo male, e che il sacerdote pratica la sua fede anche quando non è nella cappella dell’ospedale. Spesso la stanza nella quale era ricoverato si trasformava in un altare, ed è lì che, usando paramenti simili a quelli di un sacerdote, rappresentava il momento della Comunione.

“A due anni celebrava messa a casa”

In questo modo, nutriva ogni giorno il suo sogno di diventare presbitero, e magari di celebrare in futuro una Messa nella Cappella Sistina. Il sogno del bimbo non era un caso, perché la sua mamma, Patriana Silva Freitas, ha riferito che a due anni celebrava la Messa a casa. “Suo padre ed io siamo ministri dell’Eucaristia, e Rafael ci accompagna sempre a Messa. Ha iniziato a prestare attenzione e a memorizzare tutto”.

Il regalo di Padre Sergio

A Barretos, il bambino ha conosciuto padre Sérgio, responsabile delle Messe che si celebrano nella cappella dell’ospedale e che ha regalato al “piccolo sacerdote” una tunica, una stola e oggetti che vengono utilizzati durante la Messa, lasciando il bambino ancor più entusiasta della professione religiosa. La madre ha anche rivelato che alle 18.00 in punto, Rafael invitava tutti in ospedale a partecipare alla Messa e a ricevere la benedizione.

Angelo della guarigione

Malgrado le limitazioni dovute alla sua malattia, il bambino non ha mai perso la speranza di diventare ministro dell’Eucaristia. “Rafael è un miracolo. Fin dall’inizio lotta per la vita. Per questo gli abbiamo dato questo nome, che significa angelo della guarigione. È un dono che, se Dio vuole, starà bene e ci darà tante altre gioie”, aveva detto sua mamma Patriana. Ma il cancro ha preso il sopravvento e ora Rafael Freitas è con il Signore e i suoi angeli, a dire messa dall’alto.

[Ha collaborato Roberta Sciamplicotti]

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