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“Psicologia da élite”: il Papa spiega l’origine della pedofilia nella Chiesa

AFP 2020 02 23

ALBERTO PIZZOLI/AFP/East News

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 06/10/22

"Né un individuo, né un gruppo illuminato possono mai avanzare la pretesa di essere la totalità del popolo di Dio"

Una delle principali cause della diffusione di scandali e pedofilia nella Chiesa è legata alla cosiddetta “psicologia da élite”: lo ha detto Papa Francesco in una lettera ai vescovi cileni, dopo che lo scandalo degli abusi sessuali nelle diocesi del Paese sudamericano – tra maldestri tentativi di coperture e insabbiamenti – ha portato all’azzeramento dell’intera conferenza episcopale. 

Nel volume “Lettere della tribolazione” (Ancora editrice), il teologo gesuita Diego Fares, recentemente scomparso, riporta le lettere del Papa alla Chiesa e al popolo cileno feriti dagli scandali, e spiega che cosa vuole intendere Francesco con l’espressione: “psicologia di élite”. 

MUÑOZ TOLEDO
Foto d’archivio. Un processo per abusi sessuali commessi da religiosi della Chiesa cilena.

Il pericolo di “individui” e “gruppi” 

Scrive Fares: «Essere “Chiesa in uscita” – dice il Papa – è anche lasciarsi aiutare e interpellare» dallo Spirito che soffia dove vuole. Così, questo nuovo modo di camminare genera un nuovo sguardo. 

E Francesco aggiunge: «Né un individuo, né un gruppo illuminato possono mai avanzare la pretesa di essere la totalità del popolo di Dio, e tantomeno credersi la voce autentica della sua interpretazione. In questo senso dobbiamo guardarci da quella che mi permetto di chiamare “psicologia da élite”, che può affacciarsi nel nostro modo di affrontare le questioni».

La pastorale popolare contro il clericalismo

Lontano da questa psicologia elitaria, il Papa condivide ciò che ha appreso come pastore: «Ho imparato a scoprire che la pastorale popolare è uno dei pochi spazi in cui il popolo di Dio è svincolato dall’influenza di quel clericalismo che cerca sempre di controllare e di frenare l’unzione di Dio sul suo popolo».

Le conseguenze della psicologia d’elite

Così si combatte concretamente la psicologia da élite o elitaria, la quale «finisce per ingenerare dinamiche di divisione, separazione, “circoli chiusi”. Che sfociano in spiritualità narcisiste e autoritarie dove, anziché evangelizzare, quello che conta è sentirsi speciali, diversi dagli altri, mettendo così in evidenza come non interessino veramente né Gesù Cristo né gli altri».

La tentazione da cui stare lontani

Alla Chiesa cilena, ma più in generale ad ogni Chiesa colpita drammaticamente da scandali, Il Papa esorta a «stare attenti a ogni tipo o forma di messianismo che pretenda di ergersi a unico interprete della volontà di Dio. Molte volte possiamo cadere nella tentazione di un’esperienza ecclesiale dell’autorità che pretende di soppiantare le varie istanze di comunione e partecipazione, o, peggio ancora, di soppiantare la coscienza dei fedeli dimenticando l’insegnamento conciliare (…).

Attenti ai falsi messia

«È essenziale – prosegue il Papa – che si recuperi una dinamica ecclesiale capace di aiutare i discepoli a discernere il sogno di Dio per le loro vite, senza pretendere di soppiantarli in questa ricerca. Nei fatti, i falsi messianismi vorrebbero cancellare quell’eloquente verità che è la totalità dei fedeli ad avere l’unzione del Santo». 

“Sintomi di perversione nella sostanza ecclesiale”

Il Papa conclude così: «Messianismi, elitarismi, clericalismi sono altrettanti sintomi di perversione nella sostanza ecclesiale; ed è sinonimo di perversione anche la perdita della sana coscienza del saperci appartenenti al santo Popolo fedele di Dio che ci precede e – grazie a Dio – ci succederà. Non perdiamo mai la coscienza di quel dono così eccelso che è il nostro battesimo».

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