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RASSEGNA STAMPA/Più di 100 reclusi completano il pellegrinaggio a Santiago

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Shutterstock | Gena Melendrez

i.Media per Aleteia - pubblicato il 06/10/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Giovedì, 6 ottobre 2022

1. Più di 100 reclusi di 15 prigioni hanno completato il pellegrinaggio a Santiago de Compostela

2. Chi sarà il presidente della Conferenza Episcopale Statunitense?

3. Circa 60 religiosi hanno lasciato il Nicaragua dal 2018

4. Giubileo 2025: il Papa istituisce una Commissione per i testimoni della fede

5. Un sondaggio per comprendere la posizione degli Americani sull’aborto

1Più di 100 reclusi di 15 prigioni hanno completato il pellegrinaggio a Santiago de Compostela

Un’occasione di riscatto e di perdono, un sorso di pace e di libertà: è quello che hanno provato 110 detenuti di 15 prigioni spagnole quando hanno percorso per una settimana il “Cammino di Santiago”, arrivando sabato scorso nella cattedrale di Santiago de Compostela e celebrando l’Eucaristia. L’iniziativa, lanciata dal Dipartimento per la Pastorale Penitenziaria della Conferenza Episcopale Spagnola, ha permesso ai detenuti, divisi in 13 gruppi, di percorrere i diversi itinerari fino a Monte del Gozo, dove si sono riuniti per completare il pellegrinaggio insieme. I reclusi erano accompagnati da un centinaio di funzionari, cappellani e volontari. Il Segretario Generale delle Istituzioni Penitenziarie ha spiegato che questa attività ha permesso a molte persone di vivere un’esperienza spirituale e una sfida fisica, e di incontrare nuove persone. Al di sopra di tutto, ad ogni modo, ha sottolineato come abbia permesso ai detenuti di essere “liberi e responsabili”. “Grazie alla vostra libertà e responsabilità, questa esperienza si potrà ripetere”, ha aggiunto, lodando gli sforzi della Chiesa nel sostenere i carcerati in tutto il Paese. Undici dei partecipanti hanno parlato a nome dei loro compagni. “Ci siamo sentiti apprezzati. Siamo stati in grado di perdonarci a vicenda e di lasciarci alle spalle le esperienze negative della vita”, ha detto Darly. Mario dice che l’iniziativa lo ha aiutato a sentirsi “in pace”, per Pedro è servita per accettare se stesso, per Gustavo è stata “un’opportunità per redimersi, per perdonare noi stessi”. “È un’impresa che non dimenticherò mai. Un premio per il quale siamo grati”, ha detto con entusiasmo Jorge, recluso nel carcere di Botafuego ad Algeciras da 13 mesi, un periodo abbastanza lungo per capire il valore della libertà. Ora che è vicino a ricostruire ciò che ha perso e a tornare dalla sua famiglia, gli è chiaro che vuole che la prigione resti una cosa del passato. Il Cammino di Santiago, percorso da un numero crescente di pellegrini di ogni background, celebra attualmente l’“Anno Giacobeo”, promulgato da Papa Francesco per il periodo 2021-2022. 

Alfa y Omega, spagnolo.

2Chi sarà il presidente della Conferenza Episcopale Statunitense?

A novembre, la Conferenza Episcopale Statunitense si riunirà per eleggere un nuovo presidente. Come spiega The Pillar, è aperta la corsa per la successione al vescovo Jose Gomez di Los Angeles. In genere viene eletto il vicepresidente in carica, ma questa tradizione non è stata pienamente seguita dall’elezione del cardinale Dolan nel 2010. L’attuale vicepresidente, l’arcivescovo di Detroit Allen Vigneron, ha poi già 73 anni, e quindi non può succedere al presule californiano. The Pillar elenca i potenziali candidati e analizza cosa potrebbe significare la loro elezione. Uno dei nomi proposti è quello di Timothy Broglio, vescovo delle Forze Armate e attuale segretario della Conferenza. È arrivato in finale alle elezioni alla vicepresidenza nel 2019. Il presule, che risiede a Washington D.C., è una scelta razionale per riequilibrare il potere dopo tre anni di governo a Los Angeles. Questo ex nunzio conosce bene il Vaticano, ma è stato anche il segretario particolare del cardinal Sodano, che molti vescovi mettono in discussione per la sua gestione dei casi di abuso, tra cui quello che coinvolge l’ex cardinale McCarrick. Il vescovo Broglio è poi considerato troppo conservatore da alcuni vescovi statunitensi dell’ala progressista. Il voto potrebbe andare all’arcivescovo Paul Coakley di Oklahoma City, che rappresenta Communio, movimento statunitense più conservatore. Un altro candidato è l’arcivescovo Paul Etienne di Seattle, che potrebbe beneficiare dei voti dell’ala progressista, anche se si tratta di una minoranza. C’è poi il vescovo Kevin Rhoades di Fort Wayne-South Bend, lodato per il suo lavoro per il documento sulla Coerenza Eucaristica. Tra gli altri candidati figurano il vescovo William Lori di Baltimora, il vescovo Frank Caggiano di Bridgeport e il vescovo Daniel Flores di Brownsville. 

The Pillar, inglese.  

3Circa 60 religiosi hanno lasciato il Nicaragua dal 2018

Il “Collettivo per i Diritti Umani Nicaragua Nunca Más” riferisce che almeno 60 sacerdoti o religiose sono stati espulsi o hanno lasciato il Paese dal 2018, quando è iniziata la crisi socio-politica che affligge attualmente il Paese.

InfoBae, spagnolo.

4Giubileo 2025: il Papa istituisce una Commissione per i testimoni della fede

Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, ha annunciato la decisione del Papa di istituire una Commissione per i testimoni della fede per il Giubileo 2025. Secondo Vatican News, mira a sottolineare le figure che, sebbene non canonizzate, hanno manifestato con forza la propria fede.

Vatican News, francese.

5Un sondaggio per comprendere la posizione degli Americani sull’aborto

“Abbiamo rilevato che circa il 60% degli Americani è a favore dell’aborto legale in tutti i casi (31%) o nella maggior parte (29%), rispetto al 40% di coloro per i quali dev’essere illegale in tutti i casi (10%) o nella maggior parte di essi (29%)”, spiega uno degli autori di un recente sondaggio sull’aborto negli Stati Uniti.

Crux, inglese.

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