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La guarigione interiore: la complementarietà tra fede e psicoterapia

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Rido -Shutterstock

Sheila Morataya - pubblicato il 21/09/22

È importante mettere il piano psicologico al posto giusto per rafforzare la nostra fede

Davanti alla tomba di Lazzaro, “Gesù disse: «Togliete la pietra!»” (Giovanni 11, 38). La fede ottiene tutto. La psicoterapia può aiutare a far sì che questa fede diventi più profonda, più piena di senso e incrollabile.

In questo articolo vorrei sviluppare come, anche quando si è una persona di fede, ci siano spesso aspetti del passato, come tutto ciò che si è vissuto nell’infanzia, che lasciano ferite profonde, che non vengono necessariamente risolte dalla preghiera.

È fondamentale mettere il piano psicologico al posto giusto per rafforzare la nostra fede.

Prendere la decisione di seguire una psicoterapia non vuol dire smettere di credere che la grazia di Dio possa tutto. Perché scrivo questo? Sono cattolica praticante da molti anni.

Incontrare Cristo, sapere che avevo una dignità, al di sopra di qualsiasi cosa mi fosse successa o avessi fatto, ha dato un impulso e un senso alla mia vita, come finora nient’altro aveva fatto.

Negli insegnamenti di San Josemaría Escrivá de Balaguer ho trovato il proposito di essere persona, l’alta dignità che ciascuno possiede e la chiamata a realizzare un compito ben fatto, che potrebbe portare alla santità.

Il consiglio di un sacerdote

Da quel momento, ho cercato di integrare la mia vita in tutti gli aspetti, ma le crisi interiori e i problemi continuavano a non risolversi nonostante l’impegno nella preghiera e in altre azioni spirituali.

Sono arrivata a parlarne con il sacerdote con cui mi confidavo, e mi ha dato una risposta che non mi aspettavo: mi ha invitato a ricorrere alla psicoterapia per trovare la causa di quei sintomi.

Logicamente, bisogna chiedersi come la psicoterapia possa aiutare a crescere spiritualmente.

Credo che la prima cosa da dire è che la psico- (anima umana) terapia (parola) non è in conflitto con la religione cattolica. Quello che accade è che ci sono psicologi con ben poca formazione antropologica e una visione distorta della fede stessa, che purtroppo influiscono sui loro pazienti per far sì che questi credano che la guarigione si trova prendendo strade lontane dalla fede: la psicanalisi, ad esempio, è una di queste, ed è ampiamente diffusa, anche se oggi la psicologia stessa la mette in discussione. Proprio per questo è molto importante assicurarsi dell’identità dello specialista della salute mentale a cui si ricorre.

Come aiuta la psicoterapia?

La psicoterapia aiuta la persona in almeno quattro modi:

1- Le permette di conoscere meglio.

2- Forma il “puzzle” della sua vita e ne trova il senso.

3- Abbatte i blocchi inconsapevoli che non le permettono di relazionarsi al meglio con se stessa o con gli altri.

4- Cura le ferite partendo dalla comprensione della sua umanità, del suo modo di essere e del suo percorso vitale.

Dio è amore anche nella psicoterapia

Con questo processo, la vita del credente, che comprende a poco a poco i propri traumi, le ferite che ha e le esperienze che ha vissuto, diventa più vera, più profonda, più viva e più radicata.

È così perché dopo quello che si trova nella sessione con il professionista della salute mentale come persona di fede si corre davanti al tabernacolo per rendere grazie a Gesù per il fatto di aver permesso una chiarezza e una conoscenza tali nella propria vita.

Comprendere il problema con l’aiuto di Dio

Questo sano rapporto tra la fede e la psicoterapia aiuta ogni persona nella comprensione dell’alcolismo, della co-dipendenza, della depressione e di altri ostacoli mentali con l’aiuto della Spirito Santo.

In psicoterapia, si capisce perché una persona è alcolista, cosa porta qualcuno ad essere co-dipendente da un altro e si trovano ad esempio le cause della depressione. Questa conoscenza, questa chiarezza acquisita, che si verifica in sessioni intime di conoscenza di sé, è quella che poi si porta ai piedi della Croce, e si chiede l’intercessione dello Spirito Santo per guarire e andare a raccontare alla gente quello che Gesù ha fatto.

Una vera guarigione spinge alla conversione

Perché è così? Perché la persona che viene alle sessioni di psicoterapia acquisisce una consapevolezza profonda del fatto che la sua vita è una sua responsabilità, e che l’uso della libertà può portarla anche lungo strade sbagliate.

Per questo, quando si verifica un’infedeltà, si presenta l’opportunità di una conversione. Chi ha tradito può mostrare un profondo pentimento. Ci si rende conto di aver ferito e si vuole riparare. Ci si rende conto che quello della fedeltà non è un valore qualsiasi, ma ciò che sostiene l’impegno verso l’esclusività esistente nella relazione d’amore.

Dio cura davvero. Fa uscire dalla propria tomba (cfr. Giovanni 11, 43-44); libera dalle oppressioni, dalle catene (cfr. Luca 4, 18); dona la libertà interiore (cfr. Giovanni 5, 14). Rendiamo grazie a Dio per la psicoterapia e per ogni professionista cattolico che dà la vita per consolare chi soffre rispondendo alla sua vocazione in questo lavoro.

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