Quasi dieci metri per questa scultura lignea della Vergine Maria col Bambino Gesù che l'artista giapponese Eiji Oyamatsu ha - dopo quattro decenni - terminato di realizzare lo scorso giugno.
Uno scultore cattolico
Il maestro Oyamatsu, cattolico di Fujisawa, nella prefettura di Kanagawa, ha iniziato la realizzazione del progetto senza che nessuno glielo commissionasse, ispirato dalla visita di Giovanni Paolo II in Giappone (primo pontefice ad andare nel paese) e adesso la statua, che rende omaggio a migliaia di martiri cristiani di Nagasaki nel XVII secolo, ha trovato una dimora in uno spazio che diventerà un santuario popolare nel Giappone. Questo sarà possibile anche grazie all'esempio dello stesso Eiji, che ha ispirato un gruppo di volontari a formare l'Associazione dei cittadini per il patrimonio mondiale di Minami-Shimabara nel 2018. Il gruppo della prefettura di Nagasaki ha acquistato un terreno per installare la statua in onore dei martiri della ribellione di Shimabara-Amakusa, con l'obiettivo di trasformare il sito in un santuario popolare.
La triste persecuzione dei cristiani in Giappone
La rivolta, per lo più da parte di contadini cattolici locali, è derivata da lamentele per l'eccessiva tassazione e abusi da parte dei funzionari della penisola di Shimabara e delle isole Amakusa. La comunità fu brutalmente schiacciata dall'esercito di 120.000 uomini del governo militare dello Shogunato Tokugawa. La soppressione - avvenuta tra il 1637 e il 1638 - lasciò tra i 30 e 37.000 cristiani morti e pose fine, di fatto, al cristianesimo in Giappone almeno fino alla sua rinascita nel 19° secolo.