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Beppe Vessicchio: “devo moltissimo a San Francesco d’Assisi e al suo pensiero”

BEPPE VESSICCHIO

Andrea Raffin | Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 19/09/22

Beppe Vessicchio, il direttore d'orchestra più amato d'Italia, in una recente intervista ha parlato del suo rapporto con la fede e ha confidato il suo profondo affetto per la Vergine Maria

Se dico Beppe Vessicchio cosa vi viene in mente? Il Festival di Sanremo e l’ormai iconica frase: «Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio». Perché il Vessicchio nazionale è un direttore d’orchestra amato che è riuscito con la sua pacatezza e professionalità a conquistare la simpatia del pubblico.

Beppe Vessicchio e Sanremo

Ha diretto l’orchestra di Sanremo 26 volte portandosi a casa il titolo in 4 occasioni: nel 2000 con Avion Travel; nel 2003 con Alexia; nel 2010 con Valerio Scanu e nel 2011 con Roberto Vecchioni.

La sua prima esperienza sul palco dell’Ariston risale al 1990 con Mia Martini e Mango. Lunghe collaborazioni con Gino Paoli e Ornella Vanoni.

Beppe Vessicchio è inoltre consulente dello Zecchino d’Oro e amabasciatore Unicef, si impegna per l’educazione musicale nella scuola primaria.

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La fede e la devozione mariana di Beppe Vessicchio

Su Maria con te ha rilasciato un’intervista a Corrado Occhipinti Confalonieri in cui racconta il suo rapporto con la fede e in particolare con la Madonna.

Beppe Vessicchio, 66 anni, originario di Napoli, è sposato con Enrica Mormile e hanno una figlia di nome Alessia. Beppe ed Enrica sono nonni e bisnonni. Il loro è un amore che dura da sempre, da quando si sono conosciuti a 20 anni…

“Se mi stacco da mia moglie ho bisogno di sentirla al telefono per recuperare una parte di me”

E ci siamo sposati dodici anni dopo (l’incontro NdR), faccia lei. Ci siamo incontrati e riconosciuti subito, ma abbiamo aspettato. Volevamo capire, sentire. La scienza studia principalmente il cervello, ma noi siamo fatti di tante altre cose. Per esempio, se mi stacco qualche ora da mia moglie poi ho bisogno di sentirla al telefono, ma non per senso del possesso: è per recuperare una parte di me.

(Corriere)

Beppe Vessicchio e San Francesco d’Assisi

Cresciuto in una famiglia mediamente religiosa che andava a messa la domenica, Vessicchio racconta che in casa sua insieme al crocifisso c’era “un busto di papa Giovanni, un altro di John Kennedy e una immagine di Padre Pio” (Maria con te). Ma il santo a cui deve di più e San Francesco d’Assisi.

(…) Penso che il pensiero di Francesco sarebbe da mettere sul piatto della bilancia in contrappeso al sovrano potere dei mercati finanziari che oggi più che mai governano le sorti del mondo e sostengono gli atti nefasti di questi ultimi decenni.

(Maria con te)

La musica nella vita di Beppe Vessicchio

Educato ai valori della compassione e del rispetto degli altri, non ha mai frequentato l’oratorio e ha coltivato la passione per la musica:

Noi siamo cresciuti con la musica. Canzoni napoletane da mettere sul giradischi la domenica pomeriggio, quando venivano le zie. Un fratello che cantava sin dal mattino. Io che volevo suonare la chitarra. Ma allora al Conservatorio non c’era il diploma per chitarra, così i miei mi iscrissero al Liceo Scientifico. Però scoprii che potevo frequentare il Conservatorio da uditore: non persi nemmeno una lezione sulle tecniche di direzione d’orchestra. Ero diventato amico di un custode che voleva diventare paroliere, gli davo una mano con i testi e lui mi facilitava l’ingresso, mi indicava gli orari giusti.

(Corriere)

La bellezza e l’armonia

Da ragazzo studiò architettura perché “quello che davvero mi interessa è il senso delle proporzioni, dell’armonia. È la prima cosa che cerco nella musica e forse anche nella vita. Ho bisogno di equilibrio, così come ho bisogno di avere vicino mia moglie” (Corriere).

I santuari a cui è più legato

La stessa bellezza e armonia che ritrova in alcune chiese a lui particolarmente care: il santuario di Santa Maria di Casole a Copertino e quello di Careno a Pellegrino Parmense.

Proprio nel santuario mariano a Copertino prova sempre una grande emozione, un trasporto quasi incontrollabile:

Nel santuario di Santa Maria di Casole, a Copertino, dove si narra una apparizione, ogni qualvolta vado in visita mi sento avvolto da una risonanza così potente da indurre i miei sentimenti verso la commozione, il pianto. (…) accade anche se vado preparato per poter resistere al fenomeno.

(Maria con te)

La preghiera nel silenzio e il Rosario

Con questo slancio nel cuore la preghiera per lui diviene silenzio:

Di solito cerco di esprimere senza parole la purezza di un sentimento. Altre volte, quando ho difficoltà di concentrazione, mi abbandono alla codifica verbale offerta magati da uno scritto del Rosario.

(Ibidem)

Beppe Vessicchio ha composto anche una sua Ave Maria, e definisce la Vergine “il riferimento superiore della creazione” (Maria con te).

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devozione marianamusicasan francesco d'assisisanremo
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