Padre Pio diceva che non bisogna lamentarsi di prove e tentazioni per un motivo molto speciale
Padre Pio ha sperimentato molta sofferenza nella sua vita, a livello sia fisico che psicologico. Ha ricevuto le stigmate sul suo corpo, ed è stato isolato dal mondo per molti anni.
Il cappuccino accettava ogni sofferenza che riceveva come se venisse direttamente da Dio, e considerava ogni difficoltà non una maledizione, ma una benedizione.
Nel libro Padre Pio: The True Story (Padre Pio: La Vera Storia), C. Bernard Ruffin riferisce i pensieri del frate sul legame tra la sofferenza e la croce di Gesù Cristo:
“Padre Pio sottolinea che la sofferenza è un segno della grazia di Dio, e il cristiano, anziché lamentarsi di prove e tentazioni, deve ‘seguire il Divin Maestro fino alla ripida collina del Calvario, portando la nostra croce, e quando riterrà opportuno metterci sulla croce, confinandoci su un letto di malattia, ringraziamolo e riteniamoci fortunati per essere onorati in questo modo, consapevoli del fatto che stare sulla croce con Gesù è infinitamente più perfetto che limitarsi a contemplarlo sulla croce stessa’”.
Da questo punto di vista, la sofferenza non è una maledizione che distrugge la nostra felicità.
Padre Pio non ha rifuggito la sofferenza nella sua vita, abbracciandola e affrontandola come modo unico per stare con Gesù sulla croce.
La prossima volta in cui affronteremo qualche tipo di sofferenza nella nostra vita, allora, dobbiamo ispirarci a Padre Pio e ringraziare Dio per tutto ciò che viviamo.