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Perché non è così difficile diventare vittima di una truffa amorosa?

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TRUFFE AMOROSE,

Pixel-Shot | Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 07/09/22

Nel 2021 oltre 300 persone sono cadute nella trappola della truffa sentimentale online. Quali sono i campanelli d'allarme a cui prestare attenzione

Sulla rivista Psicologia Contemporanea troviamo un interessante articolo a firma di Paola A. Sacchetti che intervista lo psicologo Michele Spaccarotella sulle truffe amorose.

Catfishing: truffe amorose online

Trappole della rete in cui si struttura una relazione finta tra due innamorati virtuali, l’adescatore e la vittima, in cui quest’ultima viene indotta a concedere denaro per trovarsi alla fine con il conto in banca prosciugato e l’autostima sotto i piedi.

La quasi totalità di noi al riguardo affermerebbe convinta: “Non è cosa che potrebbe capitare a me, non ci  cascherei mai!”. E invece questa “fregatura” potremmo prenderla tutti, persone comuni e personaggi in vista, colti e meno istruiti, donne e uomini.

Personaggi famosi e persone comuni vittime delle truffe amorose

Pensiamo a Flavia Vento che ha creduto di intrattenere per mesi una relazione con un falso Tom Cruise, o al pallavolista Roberto Cazzaniga che per 15 anni è rimasto convinto  di avere una fidanzata brasiliana con problemi di salute a cui ha devoluto oltre 600.000 euro per curarsi.

Oltre 300 vittime nel 2021

Nel 2021 oltre 300 vittime hanno denunciato l’imbroglio sentimentale in cui sono state irretite, ma questo numero deve essere considerato in grosso difetto perché molte di esse non trovano il coraggio di dichiarare quanto loro accaduto per la vergogna e l’umiliazione subita.

Come si legge nell’articolo tutto parte da un like o un cuoricino ad un post sui social, per poi passare ad un paziente corteggiamento che più o meno rapidamente finisce con l’innamoramento, nella convinzione di intrattenere una relazione “vera” anche se da remoto.

Messaggi privati online

Negli ultimi tempi, sottolinea Spaccarotella, si è affermata una forte tendenza a conoscere persone online preferendo questa modalità all’incontro diretto. E non è più necessario ricorrere come prima a dedicate app di dating/incontri, perché quasi tutti i social media permettono tecnicamente lo scambio di messaggi privati tra i loro utenti.

In chat si confidano più facilmente aspetti personali e intimi

Le chat one-to-one facilitano il processo di disinibizione: parlare in assenza della corporeità rende il dialogo maggiormente libero da resistenze e remore. La continuità comunicativa che questo chattare in rete consente crea quel clima di familiarità e vicinanza che porta la vittima a confidare molti aspetti personali e riservati della propria persona.

Il meccanismo dell’idealizzazione

A chiudere il cerchio della trappola interviene una componente soggettiva della vittima: il meccanismo dell’idealizzazione in cui vengono ad essere automaticamente trasferite sull’interlocutore quell’insieme di qualità ricercate in un partner o in una nuova importante amicizia.

L’impostore sfrutta abilmente questo elemento, in modo da stimolare e mantenere nel tempo questo processo di idealizzazione che convince la vittima del fatto di aver trovato la persona giusta per sé.

WOMAN ON COMPUTER

La richiesta di un prestito economico

Quando il truffatore si rende conto che l’altro è “cotto” al punto giusto, inizia a rappresentare le difficoltà in cui versa e che lo spingono a chiedere aiuto. Può raccontare di essere ricattato, di avere debiti da onorare, che ha bisogno di soldi per iniziare un’attività economica, che deve sottoporsi a cure molto costose, che deve provvedere ai bisogni della sua povera famiglia di origine, che ha causato un incidente e deve risarcire i danneggiati pena l’aprirsi delle porte della prigione.

Il primo campanello d’allarme

E ovviamente la vittima rappresenta l’unica persona a cui può chiedere supporto e di cui si fida veramente. Il raggirato sente quindi di essere colui che è chiamato a recitare un ruolo vitale per quello che ormai è diventato il suo partner.  

Alla prima richiesta di un prestito, ne seguiranno altre sempre con la promessa o come  condizione necessaria per l’incontro dal vivo in cui si coronerà il sogno d’amore. Il primo campanello di allarme che dovrebbe allertare la vittima è proprio la richiesta economica, che astutamente all’inizio potrebbe non essere particolarmente onerosa.

Anche la presenza nella motivazione della richiesta di elementi incongruenti o di racconti di vicende particolarmente intricate dovrebbe fortemente insospettire, così come l’enfasi nell’esternazione dei sentimenti da parte del truffatore, specialmente se il contatto si è stabilito da poco.

Come comportarsi se si è vittime di truffe amorose

Che fare quindi se viene il dubbio di essere caduti nella trappola di una truffa romantica? Ovviamente non elargire ulteriore denaro se lo si è già fatto, e rompere l’isolamento, il rapporto esclusivo che il truffatore ha cercato di creare per evitare che la vittima si confronti con chi può offrirgli un punto di vista obiettivo sulla vicenda in cui si è coinvolta.

Una volta scoperto di essere stati truffati denunciare è importante anche per aiutare altri che fossero incappati in un impostore seriale.

Sextortion: estorsione a sfondo sessuale

Nel contesto delle truffe amorose si può verificare anche il fenomeno del sextortion, l’estorsione a sfondo sessuale.  

In questo caso la vittima è indotta a condividere foto/video erotici, o a praticare sesso in webcam, per poi essere ricattata – magari dopo essersi rifiutata di effettuare ulteriori “prestiti” – con la minaccia di diffusione dei materiali così inopportunamente trasmessi.

Gli effetti sulle vittime di truffe amorose

Gli effetti sulla vittima di questo tipo di truffe sono estremamente pesanti: oltre le perdite di denaro, spesso cospicue, vive la fine traumatica di quella che credeva una storia sentimentale autentica, ed è costretta ad affrontare le conseguenze emotive dell’essere stati vittime di un così turpe raggiro, che si traducono in diffidenza e sfiducia nel prossimo, oltre che nelle proprie capacità di auto-tutelarsi,  pervasivi sentimenti di rabbia e vergogna, ansia,  depressione e finanche nello sviluppo di atteggiamenti più francamente paranoici.  

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