Il Papa ha accolto, nei giorni scorsi, nell'Aula Paolo VI, i giovani ministranti francesi e li ha invitati a non vergognarsi di essere chierichetti. «Avete scelto di essere ministranti, e vorrei ringraziarvi di cuore per gli sforzi, e a volte le rinunce, che accettate per dedicarvi a questo impegno di ministranti, mentre molti altri vostri amici preferiscono dormire la domenica mattina, o fare sport» (Ansa, 26 agosto).

“E’ un onore servire Gesù”
“Vieni”: il Signore ti chiama. Parte da qui il Papa per interrogarsi sulla chiamata dei giovani in seno alla Chiesa e sul loro posto e la loro testimonianza, incoraggiandoli nella loro scelta di fare i chierichetti.
«Tu non immagini quanto puoi essere un modello - ha detto Francesco - un punto di riferimento per tanti giovani della tua età. E puoi davvero essere orgoglioso di quello che fai. Non vergognarti - è l'invito del Papa ai ragazzi - di servire l'Altare, anche se sei solo, anche se stai crescendo. È un onore servire Gesù quando dona la sua vita per noi nell'Eucaristia» (Vatican News, 26 agosto).
“Vicinanza tra voi”
Il pontefice ha poi invitato i giovani a non chiudersi nel mondo dei social network. «Vi invito ad essere vicini gli uni agli altri. Insisto su questo: vicinanza tra voi, vicinanza ai membri delle vostre famiglie, vicinanza agli altri giovani».

“Relazioni amicali reali, non quelle virtuali”
«Evita di cadere – ha detto nell’udienza ai chierichetti francesi – nella tentazione del ripiegamento su te stesso, dell’egoismo, del rinchiuderti nel tuo mondo, nei gruppi ristretti, nelle reti sociali virtuali».
«Farai meglio a preferire le relazioni amicali reali, non quelle virtuali - ha concluso il Papa - che sono illusorie e ti imprigionano e ti separano dalla realtà».
