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Céleste e Cyndel, pellegrini a Lourdes come ai tempi di Bernadette 

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©Photo SNDL / Pierre Vincent

Anna Ashkova - pubblicato il 02/09/22

Al di là del fervore che vi regna, il santuario di Lourdes si caratterizza anche per la singolarità dei pellegrini che vi si recano. Il 10 agosto 2022, dopo diverse settimane di viaggio, Céleste Grant è arrivato nella città mariana in compagnia della sua fedele… asinella Cyndel, che in via eccezionale ha potuto varcare le porte del santuario. Li abbiamo incontrati.

È un pellegrino assai bizzarro quello che ha varcato il cancello di Saint-Michel del santuario di Lourdes il 10 agosto 2022. Anzitutto perché aveva dei pantaloni e una camicia stile XIX secolo, stivali in cuoio e un berretto d’altri tempi; ma soprattutto perché era accompagnato… da un asino (più precisamente da una asinella di nome Cyndel, nome che significa “cammino” in antica lingua germanica). 

Un pellegrinaggio come nel XIX secolo 

«Ho cominciato il mio pellegrinaggio il 10 maggio», ha spiegato Céleste Grant. Appassionato di escursioni, originario dell’Occitania, ha percorso in 70 giorni più di 1.000 km in compagnia della sua fedele asinella. 

Non era previsto – confida il giovane ad Aleteia –: il 10 maggio sono partito pensando di fare l’“escursione Stevenson”, nome dato al sentiero nº 70 con riferimento al percorso effettuato attraverso le Cévennes, in compagnia di un’asina, dallo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson nell’autunno 1878. 

È un’escursione che dura due settimane. Mi è piaciuto così tanto camminare con un asino che ho deciso di proseguire la strada e di camminare fino a Lourdes. È così che il mio viaggio è durato diversi mesi invece che 14 giorni. 

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Già studente all’École des Beaux-Arts di Toulouse, Grant ha preso il suo pellegrinaggio molto sul serio facendolo in condizioni da XIX secolo: 

  • nessuno strumento moderno (smartphone a parte, che gli serviva per condividere l’avventura sui social); 
  • abiti d’epoca; 
  • borraccia in vetro e cuoio; 
  • tenda in coperta di lana; 
  • vello ovino per materasso. 

I due compagni di cammino hanno collegato diversi sentieri già esistenti (la Voie d’Arles, poi la Via Garona, un cammino che segue la Garonna da Toulouse e poi il Chemin du Piémont pirenaico), ma poi hanno improvvisato molto e allungato il percorso seguendo diversi sentieri, andando a vedere vette e colli fino ad arrivare a Lourdes. 

La fonte di Lourdes, simbolo di un ritorno a sé e alla fede 

«Ho 33 anni, l’età di Cristo», sorride Céleste: 

Forse è per questo che ho scelto Lourdes come destinazione finale. Anche l’acqua era un filo conduttore del mio viaggio, e Lourdes è nota per la sua fonte. Durante tutta la mia avventura, l’acqua è stata anche tema di preoccupazione per me, perché viaggiavo senza fermarmi in alberghi – che ci fosse vento, pioggia o canicola –, e non vedevo l’ora di arrivare a Lourdes, a quella fonte. Un simbolo che mi riportava alla sorgente di me stesso, della mia fede; alla Vergine Maria e anche a santa Bernadette. 

La sua scelta di viaggiare con un asino non era poi casuale: 

È su un asino che Gesù è entrato a Gerusalemme, e sempre su un asino Maria arrivò a Betlemme. Un asino era presente anche al presepe di Natale. 

Céleste voleva poi mostrare alla gente che fantastico animale sia l’asino: 

L’ho comprato il giorno della mia partenza. All’inizio non mi ascoltava e non mi voleva un granché bene – precisa il giovane non senza humour, raccontando come però nel corso del periplo i due abbiano fatto conoscenza, imparando a coabitare e giungendo a Lourdes da veri compagni – È stata una vera consacrazione: non ho più bisogno di tenere Cyndel per la briglia. Cammina da sola accanto a me e mi segue volentieri. 

«La fede esiste e l’umano è buono» 

Un viaggio che ha permesso al videomaker di fare numerosi incontri – perché spesso la gente gli apriva le porte – e soprattutto di approfondire la propria fede: 

Non volevo solo camminare, volevo avere un obiettivo: concentrarmi sul versante spirituale. 

Un interrogarsi sulla vita, la fede e la società, che ha spiegato sul suo canale YouTube, Bunker Sauvage, in un diario di bordo chiamato Le Messager

Attraversare il patrimonio, visitare chiese, mostrare il lato storico ma anche umano della Francia… volevo provare alle persone che la fede esiste e che l’umano è buono. 

Dopo aver festeggiato l’Assunta a Lourdes, il giovane è ripartito per altre avventure, sempre in compagnia della fedele Cyndel. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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