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La mamma di Teresa di Lisieux: «Le madri sono tabernacoli dei nascituri» 

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Philip Kosloski - pubblicato il 01/09/22
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Poiché portano nel proprio corpo un’altra vita umana, le madri sono come dei “tabernacoli”, scrisse con acutezza Zélie Martin.

In ogni chiesa si trova un tabernacolo destinato a conservare la riserva eucaristica, vale a dire le ostie consacrate avanzate dalla celebrazione eucaristica, che vengono tenute in una pisside. Esso protegge e custodisce il corpo di Cristo. Allo stesso modo, la Vergine Maria è stata il “primo tabernacolo” di Cristo accogliendo il Figlio di Dio nel proprio grembo. È per questo che in certi posti i tabernacoli sono tradizionalmente costruiti nelle statue della Madre di Dio. 

Seguendo questa medesima simbolica, Zélie Martin, la madre di santa Thérèse di Lisieux, scrisse in una delle sue lettere che ogni madre deve essere un “tabernacolo” per il figlio nascituro. 

Santa Zélie ricorda così a tutte le madri che la vita che esse portano in loro è santa e preziosa per Dio, ed ha un prezzo inestimabile ai suoi occhi. È per questo che le madri devono fare tutto quanto in loro potere per proteggere la vita umana che portano in grembo e per fare del tempo della gravidanza un momento privilegiato di avvicinamento a Dio. 

Certamente essere incinte non è facile, ma in ogni momento le madri possono rivolgersi a Maria per trovare la forza, il coraggio, l’amore e la dolcezza necessarie per attraversare la tappa della loro vita e corrispondere all’appello ad essere a loro volta un tabernacolo della vita umana. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]