#BookTok, l’hashtag da oltre 50 miliardi di visualizzazioni, è ormai un trend che contribuisce attivamente all’acquisto dei libri, sia nelle librerie fisiche sia in quelle online. Grazie ai video all’insegna della spontaneità (su TikTok) e alle immagini accattivanti (su Instagram), infatti, gli editori stanno vendendo di più, promuovendo nuove ma anche vecchie uscite in libreria. Attualmente TikTok è il social più diffuso tra i giovani, e la sua ascesa sta mettendo in seria difficoltà Facebook, Instagram e WhatsApp.
TikTok: un social più immediato
Rispetto a Instagram, che pure continua ad avere un significativo impatto anche in ambito librario, su TikTok l’estetica, la perfezione e la bellezza sembrano avere un ruolo marginale: siamo lontani dagli scatti colorati, curati e filtrati dei libri. Su TikTok e Booktok vengono premiate la naturalezza e la semplicità, e le inquadrature e l’illuminazione non si avvicinano neanche lontanamente alla perfezione ricercata su Instagram. E non mancano neanche, a differenza di Facebook e Instagram, i libri autopubblicati: sì, perché la “generazione #BookTok” sembra avere una certa curiosità anche per il mondo del self-publishing (di solito snobbato da tutti).
Libri e live di lettura
Oggi, in qualsiasi momento dopo la pubblicazione, per un libro può sorprendentemente arrivare una seconda opportunità di attenzione e quindi di vendita, che molto spesso riguarda il pubblico più giovane. Prima succedeva solo quando una storia veniva trasformata in un film o una serie televisiva, invece oggi un content creator adolescente può fare da solo, su TikTok, il successo di un titolo. E può succedere in qualsiasi momento del ciclo di vita del libro, che peraltro ormai anche per effetto di internet è eterna: questo significa, per l’editore, giocare con un mazzo di carte con molti più jolly. #BookTok ha poi stimolato anche nuove mode e abitudini tra i lettori più giovani, come le “live di lettura”: sono molti i booktoker che le promuovono, e in questi appuntamenti centinaia di utenti collegati in diretta leggono in silenzio ciascuno il proprio libro (a differenza dei bookclub, in cui i partecipanti si confrontano sullo stesso titolo).
E c’è anche Twitch
Parallelamente all’ascesa di #BookTok, bisogna anche segnalare un altro spazio molto amato, il servizio di live streaming Twitch, in cui sempre più streamer parlano delle loro letture. Per anni legato al vasto mondo del gaming e dei videogiochi, ora Twitch si sta aprendo ad altre passioni, dall’arte agli scacchi, fino ad arrivare alle live interamente dedicate ai libri. La community in questione si è autodefinita “BookTwitch”. Insomma, i social la fanno sempre più da padrone in qualsiasi ambito, proprio come vi ho spiegato anche nel mio ultimo libro intitolato Internet e l’anello della fuffa.