Il “Memorare” è una delle più celebri preghiere alla Vergine Maria. Essa deve il proprio nome alla prima parola del suo testo, che in latino significa “ricòrdati”.
Toccante preghiera d’intercessione, il Memorare, o piissima Virgo Maria è una delle più celebri preghiere alla Vergine Maria. I Maristi di Champagnat spiegano sul loro sito:
Dopo il Sub tuum præsidium, che è un grido di ardente fiducia in Maria, Madre di Dio, Consolatrice degli afflitti e soccorso di quanti ricorrono a lei, e che è la più antica preghiera liturgica nota dedicata alla Santa Vergine; dopo l’antica preghiera latina Sancta Maria, succube miseris, che è un commovente appello all’aiuto della Vergine protettrice e madre di tutte le classe e condizioni sociali, il Memorare è una preghiera che si presenta come l’analogo e il complemento logico delle due precedenti.
Per la sua diffusione e popolarità, «essa non è superata che dall’Ave Maria», si legge ancora.
L’importanza e la bellezza di una tale invocazione non sfugge ad alcuno. Essa è tutto quel che si può immaginare di più franco e ardito nella linea della fiducia filiale. È una santa provocazione, dettata da una fede incrollabile e da un amore che ignora meschinerie.
Eccone il testo tradotto in italiano:
Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai udito al mondo
che alcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia implorato il tuo aiuto,
abbia chiesto il tuo soccorso,
e sia stato abbandonato.
Animato da tale fiducia,
a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini;
a te vengo, dinnanzi a te mi prostro, peccatore pentito.
Non volere, o Madre del Verbo,
disprezzare le mie preghiere,
ma ascoltami benevola ed esaudiscimi.
Amen.
E qui l’originale latino, che pare doversi attribuire a san Bernardo:
Memorare, piissima Virgo Maria,
a saeculo non esse auditum
quemquam ad tua currentem praesidia,
tua implorantem auxilia,
tua petentem suffragia
esse derelictum.
Ego, tali animatus confidentia,
ad te, Virgo virginum Mater, curro;
ad te venio, coram te gemens, peccator, assisto.
Noli, Mater Verbi, verba mea despicere,
sed audi propitia et exaudi.
Amen.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]