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Russia e Kirghizistan: così i cattolici preparano l’incontro con il Papa

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/08/22
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La storica visita di Francesco in Kazakhstan sarà a settembre. Ma c'è già grande fermento nella diocesi di Mosca e al festival di Issyk-Kul

Da Mosca al Kirghizistan: cattolici già in fermento per l’arrivo del Papa nel “vicino” Kazakhstan. Ecco come queste piccole comunità ecclesiastiche si stanno preparando allo storico incontro con Francesco.  

Qui Kirghizistan: il festival dei giovani cattolici

Nella prima decade di agosto si è tenuto in Kirghizistan il I Festival della Gioventù Cattolica dell’Asia centrale. Al centro dei gesuiti a Issyk-Kul si sono riuniti giovani provenienti da varie località del Paese e anche dall’Uzbekistan, dal Kazakhstan e dalla Russia siberiana, per trascorrere alcuni giorni di svago e di preghiera, anche in preparazione della visita di papa Francesco in Kazakhstan dal 13 al 15 settembre.

In 60 da tutta l'Asia Centrale 

Dopo i due anni di interruzione a causa delle restrizioni anti-coronavirus, i giovani cattolici hanno ricominciato a incontrarsi, e questa volta 60 di essi sono riusciti a stare insieme per un’esperienza di condivisione gioiosa e intensa. 

L’identità di una minoranza cattolica 

L’incontro era dedicato principalmente alla riscoperta dell’identità cristiana e al senso di appartenenza alla Chiesa. I sacerdoti e gli animatori hanno condiviso le proprie esperienze, e offerto temi di meditazione, poi confluiti nelle discussioni a piccoli gruppi e in assemblea.

Lo scopo finale del Festival era la messa a punto di un programma condiviso per il servizio sociale e caritativo nelle parrocchie e nei luoghi di residenza dei partecipanti (Asianews, 15 agosto). 

Qui Mosca: il pellegrinaggio dei cattolici russi

Intanto l’Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca ha organizzato un pellegrinaggio in occasione della visita che il Papa compirà in Kazakhstan per partecipare al settimo Congresso mondiale dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, un evento a favore della pace e contro l’uso della religione per giustificare i conflitti.

RUSSIA,EASTER

Tra campi di sterminio e martiri cristiani

Il pellegrinaggio, che si svolgerà sul motto “Siamo testimoni dell’unità”, inizierà da Mosca il 12 settembre: prima tappa è Omsk, città russa della Siberia. I pellegrini, il giorno dopo, raggiungeranno Karaganda, in Kazakhstan, e da qui si recheranno a Karlag, uno dei gulag sovietici più estesi in cui, tra il 1930 e il 1960, decine di migliaia di internati hanno perso la vita. Luogo di martirio anche per tanti cristiani, compresi i russi. Il 14 settembre il gruppo si trasferirà a Nur-Sultan per partecipare alla Messa presieduta da Papa Francesco nel Piazzale dell’Expo. Il 15 settembre inizierà il viaggio di ritorno per Mosca.

“Pronti ad esprimere la nostra fedeltà al Papà” 

Per monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, intervistato dalla redazione russa di Radio Vaticana-Vatican News, si tratta di un pellegrinaggio molto significativo che vuole esprimere la vicinanza dei cattolici russi a Papa Francesco nel contesto della sua visita in Kazakhstan.

Queste le parole di monsignor Pezzi: