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Zelensky insiste e chiama il Papa: la vogliamo a Kiev. Francesco prudente

POPE FRANCIS PRESIDENT UKRAINE ZELENSKY

Antoine Mekary | Aleteia | Shutterstock

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 16/08/22

La salute incerta del Papa frenerebbe l'ufficializzazione del viaggio a Kiev. Ecco cosa si sono detti al telefono il 12 agosto

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la volontà di ospitare Papa Francesco a Kiev, al più presto. Ma il pontefice temporeggia sull’annuncio di una visita ufficiale in Ucraina. L’ultima conversazione tra i due leader è avvenuta venerdì 12 agosto, a quasi sei mesi dall’inizio della guerra con la Russia.

Gli orrori russi

Un colloquio, ha scritto Vatican News (12 agosto), che si inserisce nel contesto della solidarietà più volte espressa da Francesco a tutto il popolo ucraino. A darne notizia è stato lo stesso Zelensky, che in un tweet ha parlato degli orrori che sta subendo la popolazione ucraina dall’invasione russa del 24 febbraio scorso, esprimendo gratitudine al Papa per le sue preghiere. Al telefono gli avrebbe ribadito anche la volontà di vederlo al più presto in visita a Kiev, per lanciare insieme a lui un messaggio di pace.

“Sono grato al pontefice”

«L’ho aggiornato sull’aggressione della Russia contro l’Ucraina – scrive su Twitter – dei suoi crimini orribili. Sono grato al pontefice per le sue preghiere per l’Ucraina. Il nostro popolo ha bisogno del sostegno dei leader spirituali mondiali che dovrebbero trasmettere al mondo la verità sugli atti di orrore commessi dall’aggressore in Ucraina».

La terza conversazione

A lui si aggiunge anche l’Ambasciata ucraina. «Dall’inizio della guerra è stata la terza conversazione telefonica tra Papa Francesco e il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Ringraziando per la preghiera e il sostegno umanitario, l’Ucraina conferma ancora: lo Stato e la società ucraini saranno felici di salutare il Santo Padre. Il tocco papale alla terra sofferente può aiutare a fermare la guerra e creare la pace». Lo afferma su Twitter l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash (Ansa, 12 agosto).

La salute del Papa

Il viaggio a Kiev di Papa Francesco, scrive Il Messaggero (16 agosto), resta appeso all’andamento della sua salute e, molto probabilmente, slitterà ancora. Un progetto sofferto e più volte rimandato che da diversi mesi è al centro di un estenuante tira e molla diplomatico, in una triangolazione continua tra il Vaticano, la capitale Ucraina e Mosca, considerando che Bergoglio agisce con circospezione per non danneggiare i rapporti con il Cremlino costruiti in questi anni. E sfociati nel 2016 nell’incontro a Cuba con il Patriarcato ortodosso. 

Il tentativo degli ucraini 

Da quando è iniziata la guerra di Putin contro Kiev, gli ucraini hanno più volte reiterato l’invito al pontefice a visitare i luoghi del martirio, affinchè Francesco potesse  rendersi conto personalmente della devastazione bellica. Per una ragione o per l’altra però il viaggio è sempre stato spostato in avanti nonostante il pressing del presidente Zelensky e le preghiere dei vescovi cattolici. 

L’ultimo tentativo, evidenzia ancora Il Messaggero, è stato fatto da Zelenski proprio nella lunga conversazione del 12 agosto, come ha avuto modo di sintetizzare su Twitter. Naturalmente il presidente ha glissato sulla questione del viaggio, che sembrerebbe subordinata alla salute papale.

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