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Cecilia Pigg - pubblicato il 11/08/22

4 modi pratici per costruire una cultura della vita ovunque viviate

Ho incontrato Sarah l’anno scorso su Facebook. Lei e il suo ragazzo erano senzatetto. Siamo rimasti in contatto, e l’ultima volta in cui ci siamo visti, qualche mese fa, lei mi ha detto che era all’ottavo mese di gravidanza. Erano ancora senza un tetto sulla testa.

Quest’anno ho incontrato due ragazze, Courtney e Jessica, attraverso il nostro centro locale di sostegno alla gravidanza. Erano entrambe al liceo e cercavano di processare i loro test di gravidanza positivi e le loro implicazioni per la vita futura.

Ho anche riflettuto sulla storia di un’amica relativa alle sue esperienze come genitore affidatario, e alle situazioni che i suoi bambini hanno affrontato nella loro breve vita.

Quest’estate sto pensando molto a queste esperienze e al rovesciamento della Roe v. Wade. Credo che per aiutare più donne e bambini possibile debbano cambiare sia la legge che i cuori.

Voglio costruire una cultura in cui i bambini non vengano considerati un ostacolo alla vita delle donne, e perché ciò accada madri e famiglie devono essere sostenute. Non contano le leggi che abbiamo nei nostri Stati, possiamo metterci immediatamente al lavoro per costruire una cultura della vita nei nostri quartieri e nelle città in cui viviamo.

Ecco dei modi pratici a cui ho pensato per aiutare a sostenere la vita a livello locale.

Mettetevi in contatto con le mamme che conoscete.

Che siate una mamma o meno, pensate alle mamme della vostra vita e cercate di capire cosa potrebbe aiutarle. Avete una collega che si lamenta della mancanza di sonno perché ha un bambino piccolo? La mamma in fila dietro di voi ha detto che lotta con le nausee mattutine? Offritevi di fare la baby-sitter o di portare i pasti alle mamme che conoscete. Portate un caffè a sorpresa alla vostra collega assonnata, o qualche snack ad alto contenuto proteico alla famiglia che vedete in chiesa e che ha un neonato.

Aiutate i genitori adottivi.

Offrite ai genitori adottivi un po’ di tempo libero guardando i loro bambini per un giorno o due. Non richiede lo stesso grado di impegno dell’adozione, ma è un modo per aiutare tutta una famiglia.

Cercate i centri di aiuto alla gravidanza più vicini.

La vostra città, o una città vicina, ha un centro di aiuto alla gravidanza? Cercate di capire di quale aiuto ha bisogno. Magari chiede volontari, o donazioni? Serve aiuto per il marketing? Pensate se ci sono dei modi per conciliare le vostre capacità e il tempo che avete a disposizione con quello di cui hanno bisogno. Anche solo informarvi sui servizi che offre il centro e sulle risorse a disposizione nella vostra città per mamme e bambini è un buon punto di partenza.

Pensate di iniziare un ministero a sostegno delle mamme nella vostra chiesa.

Una parrocchia di cui facevo parte anni fa organizzava la distribuzione di pasti per le neomamme della parrocchia. Ottima idea! È un modo splendido per costruire una comunità migliore nella propria parrocchia, e per sostenere sia le donne che i bambini. I genitori che si informano sul Battesimo potrebbero aiutarvi a scoprire chi ha bisogno di aiuto. Lavorare con lo staff nell’ufficio parrocchiale e cercare di coordinare questo sforzo con gli altri parrocchiani è poi un ottimo modo per immergersi nella vita della chiesa locale.

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