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Il gesto doloroso del Papa per gli oltre 4.000 bambini indigeni morti in Canada

Pope Francis kissing a banner with names of victims of abuse committed at residential schools run by the Catholic Church,

VATICAN MEDIA / AFP

Ary Waldir Ramos Díaz - pubblicato il 27/07/22

Papa Francesco ha detto di essere in Canada “a piangere” con i popoli indigeni, “a guardare in silenzio la terra, a pregare presso le tombe”

Riconciliazione e perdono. Papa Francesco sta realizzando una serie di gesti simbolici per sensibilizzare sulla “distruzione culturale e assimilazione forzata” subite dagli indigeni in Canada.

Il Papa ha baciato questo lunedì una bandiera rossa lunga vari metri che vuole ricordare gli oltre 4.000 bambini aborigeni vittime di abusi nelle ex scuole residenziali del Canada.

Nel suo secondo del suo “pellegrinaggio penitenziale”, Francesco è giunto a Ermineskin, un quartiere residenziale situato a sud-ovest di Edmonton, dove ha pregato in silenzio nel cimitero locale e ha ascoltato i popoli indigeni di Prime Nazioni, Métis e Inuit.

L’incontro si è verificato nel territorio dell’ex scuola residenziale di Ermineskin, che ha funzionato dal 1895 al 1975 ed è ora parzialmente demolita. In questo luogo, il Pontefice ha chiesto perdono per gli abusi subiti da migliaia di bambini indigeni che hanno studiato nelle scuole residenziali cattoliche.

Pope Francis visiting the Ermineskin Cree Nation Cemetery in Maskwacis, south of Edmonton, western Canada

In Canada, dalla fine del XIX secolo agli anni Novanta del Novecento, moltissimi bambini indigeni sono stati separati dalle proprie famiglie e portati in internati diretti da sacerdoti e religiose cattolici, come parte di un programma che voleva creare un’integrazione dei nativi nella cultura bianca governante.

Circa 150.000 bambini vennero portati in 139 internati amministrati dalla Chiesa.

Il Papa, che nei suoi discorsi unisce i gesti alle parole, quasi prostrato dal dolore, seduto sulla sua sedia a rotelle, ha baciato la bandiera rossa che riporta scritti in bianco i nomi dei 4.121 bambine e bambini morti nelle scuole residenziali.

Pope-Francis-blessing-a-banner-with-names-of-victims-of-abuse-committed-at-residential-schools-run-by-the-Catholic-Church-AFP

Nella foto che accompagna questo articolo si può vedere il Papa toccare un simbolo doloroso di quello che ha riconosciuto nel suo primo discorso in Canada.

“Il luogo in cui ci troviamo fa risuonare in me un grido di dolore, un urlo soffocato che mi ha accompagnato in questi mesi”, ha detto, ammettendo gli “abusi fisici e verbali, psicologici e spirituali” subiti dai bambini nel corso dei decenni.

Gli indigeni si aspettavano queste parole dal Papa. Nei video si può infatti vedere che vari di loro hanno abbassato lo sguardo, si sono asciugati le lacrime o hanno abbracciato chi avevano accanto.

La bandiera rossa della vergogna e del dolore, parafrasando il Papa, si trova nella cappella di Santa Maria dei Sette Dolori, e Francesco l’ha baciata come dimostrazione delle parole che aveva pronunciato, toccandola con reverenza e a occhi chiusi, in preghiera silenziosa.

Francesco ha benedetto la bandiera, portata da uno dei leader delle comunità indigene e che rappresenta la memoria dei sopravvissuti delle scuole residenziali.

Dal maggio 2021 sono state scoperte più di 1.300 tombe anonime sul luogo delle antiche scuole, cosa che ha commosso tutto il Canada, che ha iniziato a riconoscere a poco a poco questo capitolo oscuro e tortuoso della sua storia.

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