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La tradizione delle donne mistiche – La cultura dell’incontro di Papa Francesco – & altro… 

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NELSON MANDELA

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Nelson Mandela en l'an 2000.

i.Media per Aleteia - pubblicato il 19/07/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Martedì, 19 luglio 2022 

1. La tradizione delle donne mistiche promuove la teologia

2. Il Vaticano rende omaggio a Nelson Mandela nell’anniversario della sua nascita

3. Cos’è la cultura dell’incontro sostenuta da Papa Francesco?

1. La tradizione delle donne mistiche promuove la teologia

Il sito web spagnolo Vida Nueva Digital ha intervistato suor Carolina Blázquez Casado, una suora agostiniana dell’Università Ecclesiastica San Damaso che ha appena lanciato la prima traduzione in spagnolo dell’opera del teologo francese Louis Bouyer’s Figures mystiques féminines (Figure mistiche femminili). Secondo la religiosa, il testo “offre spunti di riflessione sul ruolo delle donne” di modo che possano “partecipare più attivamente nei settori della responsabilità e delle decisioni ecclesiali”. Bouyer studia cinque grandi mistiche: Hadewijch di Anversa, Teresa di Lisieux, Isabella della Trinità, Teresa d’Avila ed Edith Stein, personalità che suor Carolina considera un aiuto prezioso per costruire “una Chiesa ‘mistica’, ovvero guidata dall’esperienza vivente di Dio in noi”. In contrasto con qualsiasi “discorso accademico astratto”, a suo avviso queste donne ci offrono un barlume del “cuore inquieto dell’uomo che cerca” Dio.

Vida Nueva Digital, spagnolo

2. Il Vaticano rende omaggio a Nelson Mandela nell’anniversario della sua nascita

Il 18 luglio, anniversario della nascita di Nelson Mandela, le Nazioni Unite celebrano una giornata internazionale dedicata al leader sudafricano, per ricordare la sua lotta contro l’apartheid. “Fondamentale per la lotta civile di Mandela è stato il perdono, un tema che lo pone in particolare armonia con gli insegnamenti di Papa Francesco”, spiega Alessandro Gisotti, vice-direttore editoriale di Vatican Media, in un articolo pubblicato sulle mezzo di comunicazione ufficiale della Santa Sede, Vatican News. “Nella sua battaglia civile non violenta, nel suo impegno come ‘sognatore che non rinuncia mai’, come amava descriversi, Mandela ha dimostrato che nessuno è superiore all’altro perché abbiamo tutti la stessa dignità”, continua Gisotti, notando come dopo 27 anni trascorsi in prigione Mandela sia poi diventato Presidente del Sudafrica e abbia avviato “un processo coraggioso di riconciliazione e guarigione” dopo anni e anni di segretazione e divisione nel suo Paese. “Cosa ha permesso a Mandela di sopportare la privazione della libertà per quasi 30 anni della sua vita e di essere poi quel costruttore di pace che tutti hanno ammirato e continuano ad ammirare? Il perdono”, spiega l’autore, sottolineando come le azioni di Mandela abbiano mostrato che il perdono libera dalle paure del passato, cosa in linea con il pensiero di Papa Francesco, e definendo il perdono “un diritto umano”.

Vatican News, inglese

3. Cos’è la cultura dell’incontro sostenuta da Papa Francesco?

L’autore Paul Elie, per il sito web cattolico statunitense Commonweal, sottolinea che Papa Francesco usa il termine “incontro” quaranta volte nella sua enciclica Fratelli tutti, pubblicata nel 2020. Questa insistenza è un segno dell’importanza che il Papa dà alla “cultura dell’incontro”, un concetto che Elie riconosce come “uno dei più elusivi del pontificato di Francesco”. A suo avviso, la cultura dell’incontro ha radici profonde nell’approccio della Santa Sede e nella tradizione cattolica. Si dice che Papa Francesco abbia un “istinto per l’incontro” che lo ha reso caro a tanti fin dall’inizio del suo pontificato. In contrasto con la sinodalità, che è un’idea “astrusa e specifica della Chiesa”, la cultura dell’incontro è “ampiamente umanistica e sufficientemente diretta perché gente di vari background possa aspirarvi”. Per questo motivo, Paul Elie crede che il sinodo sulla sinodalità sarà un successo solo se sarà un’autentica esperienza di incontro con l’altro.

Commonweal, inglese

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