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Quando senti di non farcela più, riposa in Dio

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Carlos Padilla - pubblicato il 15/07/22
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Gesù non mi dice che sistemerà i problemi, ma che allevierà il mio peso, la mia stanchezza, la mia angoscia: il peso lo porta Lui

A volte associo Dio al lavoro, all'esigenza, al sacrificio, a norme e divieti, a qualcosa di serio e denso. Ma non è così. Gesù è il mio riposo. Prende su di Sé il mio peso. Stare con Lui mi libera dal peso.

Sento questa affermazione di Gesù e mi rilasso, sono a casa. Mi metto in pantofole. Voglio andare da Lui. Mi dice “Venite a me”. Mi piace questo invito.

C'è tanta gente che fugge... Io stesso a volte fuggo da impegni, responsabilità, problemi, sforzi...

Fuggo dalla gente. E Gesù mi dice che quando sono stanco devo rivolgermi a Lui.

Sono stanco e angosciato? Perché? Cosa mi inquieta? Non sarà che voglio avere il controllo di tutto?

Gesù assume il peso

Voglio imparare a riposare in Gesù e a mettere la vita nelle Sue mani. Non mi dice che sistemerà i miei problemi, ma che allevierà il mio peso, la mia stanchezza, la mia angoscia: il peso lo porta Lui. Lo ha già assunto una volta per sempre.

E mi piace pensare che Dio sia così. È il mio riposo, la mia roccia, il mio rifugio in una notte fredda. È il mio porto nella tormenta, il luogo del mio abbraccio, il pozzo a cui posso abbeverarmi.

E non è una lista di doveri. Il mio peso è leggero, dice Gesù. Ma a volte il carico mi pesa. E intorno a me vedo tanti uomini con carichi pesanti...

Chiedo a Gesù di prenderli su di sé, di andare da loro per rafforzarli, alleviarli, incoraggiarli.

Gli chiedo di mandare angeli umani per consolare. Di aiutarmi ad essere riposo e sollievo per gli altri.

Gesù esprime com'è Dio

Credo di stare a questo mondo per fare quello che faceva Gesù: sostenere e aiutare a portare il peso. Vivere in Cristo è questo. So che il Suo giogo è dolce e il suo peso leggero.

Gesù parla di Dio. Lo fa sempre, come Maria. Parla agli uomini dell'amore di Dio. Dice loro che nel Suo amore c'è l'amore di Dio Padre.

È vero. Il Suo amore senza misura, fino all'estremo. Quell'amore che diventa carne, incondizionato, tenero, personale, eterno.

Il Suo amore profondo, umano, vivo, vicino, paziente. Che perdona mille volte e torna a credere. Quell'amore che aspetta davanti alla mia porta, che esce a cercarmi e mi chiama. Quell'amore può essere solo di Dio.

Gesù e il Padre sono una cosa sola, e Gesù si è dedicato a rivelare tutta la Sua vita, con parole e con gesti, e com'è l'amore di Dio per ciascuno. Parlare loro con una tenerezza estrema.

Con la stessa teneressa con cui ha parlato a Suo Padre parla anche ai Suoi amici, ai Suoi figli:

“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.