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Ashley, dopo 4 aborti spontanei, incinta di 2 coppie di gemelli

DONNA, INCINTA, FINESTRA
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Annalisa Teggi - pubblicato il 14/07/22
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Ha perso 4 figli, ne aspetta 4. Al di là della tentazione di vedere una 'puntuale ricompensa' della provvidenza, il vero ringraziamento a Dio è per le storie uniche che scrive per noi, oltre i nostri calcoli.

Il raro caso di una gravidanza gemellare doppia

Una gravidanza gemellare 'doppia' è davvero rara, si parla di un caso ogni 70 milioni. E qui s'intende gravidanza naturale, senza ricorso a particolari tecniche di concepimento. E' quello che è capitato ad Ashley Ness, che darà alla luce 4 gemelli il prossimo agosto.

Come si vede nella foto ecografica da lei condivisa su Instagram, nel grembo materno ci sono due distinte camere gestazionali e ciascuna ospita una coppia di gemelli perfettamente identici.

Se questa parte della notizia è clamorosa, non meno significativo è pensare che questa 'sorpresa' arriva dopo una serie di lutti per Ashley. Per 4 volte ha vissuto il lutto dell'aborto spontaneo, quel dolore difficile da nominare verso un figlio che indubitabilmente c'è e però muore prima di averlo dato alla luce.

Ha perso 4 figli, ora di colpo ne aspetta 4 tutti insieme. La Provvidenza è questo tipo di mossa così perfettamente puntuale di Dio nel togliere e poi dare?

Una famiglia molto numerosa

Una perdita è una perdita (in questo caso sono state 4). Non c'è 'compensazione' alla mancanza di una presenza. La famiglia di Ashley e del suo compagno Val è numerosa, perché, oltre alla figlia avuta insieme, Ashley ha adottato i 3 figli di Val. Una famiglia allargata e molto larga, in effetti.

A fronte delle perdite, Ashley ha detto sì all'adozione di quei figli non naturalmente suoi, ma che facevano parte della storia dell'uomo che amava. Un copione non pianificato, il sì a una responsabilità genitorialità plasmata dagli eventi. Ma, ripeto, non è una forma di compensazione.

Il grembo rimasto orfano per 4 volte continua a sentire la ferita. E poi la notizia inattesa: un nuova gravidanza. Non solo, una gravidanza insolitamente sovrabbondante:

Ed era vero. Naturalmente, senza ricorso a tecniche di fecondazione assistita, Ashley era in attesa di due coppie di gemelli. Nasceranno ad agosto, stimando che il parto sia pretermine a causa proprio per le complicazioni dovute alla presenza di 4 feti.

Dio dà, Dio toglie?

Nonostante certe teorie sull'indifferenza del cosmo, l'uomo è una creatura che non può fare a meno di vedere dei segni. Dentro di noi è scritto un bisogno di relazione con il mondo, non ci corrisponde l'ipotesi di una pura e indifferente presenza.

La provvidenza di Dio è all'opera nel mondo, i nostri defunti ci proteggono da cielo. Che specie di orizzonte squaderna l'ipotesi cristiana? Ed è comprensibile che, sull'onda puramente emotiva, una madre come Ashley si lasci andare a una lettura puntualmente provvidenziale dei fatti. L'uomo - noi - non possiamo accettare il destino come una catena di fatti irrelati. Il dolore straziante di aver perso nel grembo 4 figli non può essere isolato, irrelato dalla gioia di un'altra gravidanza sovrabbondante.

Ma cos'è davvero la provvidenza di Dio? E' una mano che prima toglie e poi dà, con esattezza aritmetica? No, l'economia di Dio non è una serie ordinata di operazioni la cui logica si svela rispettando i nostri criteri di perdita/guadagno. Tra chi leggerà questa storia c'è sicuramente chi avrà fatto esperienze di perdite dolorissime, a cui - solo apparentemente - Dio non ha risposto con alcun corrispondente positivo.

L'economia di Dio è completamente squilibrata, cioé totale in ogni istante.

La provvidenza non è una serie di eventi, è la relazione che Dio ci chiama ad avere con lui in ogni istante. Non conosce addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione. E' Amore in atto (Dante lo disse meglio!), quindi è sempre un dare eccedente. Che anche i lutti e le ferite siano da tenere nell'abbraccio di questo rinnovato dono d'amore è un mistero di fronte a cui, come Giobbe, tremiamo attoniti.

Allora non scomodiamo l'aritmetica e stiamo attoniti. In ogni evento vissuto c'è un di più di amore di Dio, presente: ogni fatto, che sia doloroso o gioioso, è una chiamata ad avere un rapporto totale con Lui. E questa è la vera provvidenza. La tentazione di vedere, in certi casi, la puntualità di un Dio che prima fa patire e poi gioire, va superata con un'ipotesi più radicale e corrispondente. Dentro ogni perdita c'è già tutta la provvidenza di Dio, la sua mano che ci vuole afferare e fare suoi. Dentro ogni gioia c'è questa identica chiamata. C'è anche dietro ogni noioisissima giornata in cui ci sembra che Dio guardi altrove. Ci guarda in ogni istante, e in ogni istante si dà intero a chi vuole accogliere la sua voce di Padre.

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