Quattro delle otto cappelle della luce del santuario di Lourdes sono andate a fuoco nella notte tra il 9 e il 10 luglio 2022. Comunque i pellegrini potranno accedere al sito per deporre i loro ceri.
Un violento incendio è divampato nella notte fra il 9 e il 10 luglio 2022, nel santuario di Lourdes, all’altezza delle cappelle della luce, installate sul bordo del Gave de Pau e destinate ad ospitare i ceri che i fedeli vengono a deporvi. Anche se il fuoco è stato rapidamente dominato dai pompieri mandati sul posto dalla sicurezza del santuario, tre pensiline sono state totalmente distrutte dalle fiamme. I pellegrini potranno comunque continuare a deporre i loro ceri nelle altre quattro cappelle, che restano aperte.
In attesa della ricostruzione delle cappelle, nelle prossime settimane delle strutture apposite verranno installate nella prateria del santuario. Il tempo delle necessarie disposizioni e anche il deposito dei ceri grandi verrà affidato ai gestori del santuario. Una volta accesi sul posto, si farà in modo che brucino al più presto.

Il rettore del santuario, mons. Olivier Ribadeau Dumas ha deplorato su Twitter «un nuovo duro colpo per il Santuario». In effetti i danni causati dall’incendio sono molto importanti:
La stima della ricostruzione completa delle cappelle e della sostituzione del materiale si aggira ad almeno 1,5 milioni di euro.
Così si legge nel comunicato ufficiale del santuario, ancora convalescente dalle conseguenze della crisi sanitaria.
L’essenziale però – continua il prelato testé nominato rettore arciprete della cattedrale di Notre-Dame de Paris – è che non ci siano stati feriti, e che i pellegrini possano continuare a pregare nelle cappelle restanti continuando a far ardere ceri.
A Lourdes gli succederà dal 1º settembre 2022 padre Michel Daubanes.
Anche se le ricerche sull’origine del rogo – precisa il Santuario – proseguono, la causa accidentale resta l’ipotesi principale.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]